Mercatini, affari in calo «Non c’è nulla di natalizio»

Standisti divisi sull’iniziativa che aveva preso il via a fine novembre

Domenica scorsa hanno chiuso definitivamente i battenti i Mercatini curati dall’associazione “Buongiorno Italia”: un segno tangibile del fatti che ormai le feste sono finite. Dobbiamo dire addio, quindi, all’atmosfera di festa, alle luci calde e ai sapori speziati che, dallo scorso 27 novembre, hanno allietato le passeggiate dei tanti visitatori, e non solo, sul lungomare salernitano. E se fino a domenica nelle loro casette di legno decorate i commercianti hanno venduto prodotti artigianali, dolci natalizi, e le loro specialità, oggi invece è tempo di tirare le somme e di fare un bilancio di questa edizione appena conclusasi. Il quadro che ne esce fuori è tutt’altro che positivo: sono ben due standisti su tre a muovere delle critiche. Dalla posizione logistica delle casette di legno, alla scarsa pubblicità fatta all’evento, negli oltre cento point provenienti da varie regioni italiane nell’ultimo giorno di apertura regnava un po’ di malcontento. Unico punto che ha messo d’accordo tutti gli espositori che hanno preso parte a questa edizione della rassegna è quello della scarsa affluenza di visitatori sul lungomare rispetto all’anno precedente. Un dato abbastanza allarmante, che lascia perplessi se si pensa che, appena pochi giorni fa, il sindaco Vincenzo Napoli ha parlato di oltre due milioni di visitatori arrivati in città attirati dal fenomeno “Luci d’artista”.

Tra vecchie e nuove presenze c’è chi premia questa edizione e chi, invece, la boccia come la peggiore di sempre puntando il dito soprattutto contro gli organizzatori. Uno di questi è il signor Antonio, milanese, che per la seconda volta ha esposto pelletteria e cappelleria. «La posizione – ha spiegato – per me era ottima, è l’impostazione ad essere sbagliata. Di natalizio questo mercatino non ha proprio nulla». E il perché è presto detto: «Mi meraviglio della presenza di alcuni standisti che non propongono alcun prodotto in linea con il tema natalizio, ma ancora di più dell’organizzazione che ha permesso ciò: a Milano non sarebbe mai accaduto».

Ma c’è anche chi è alla sua prima edizione come Lisa, napoletana, dedita alla vendita di pellicole di vetro temperato per smartphone: «La mia esperienza qui è più che positiva – ha affermato – il posto è perfetto». Pollice in su anche da parte del signor Chiucchiarelli, salernitano, che ha gestito una casetta ricolma di dolciumi e caramelle: «Siamo presenti – ha ricordato – fin dal primo anno e il bilancio è più o meno sempre lo stesso».

Dagli espositori arrivano anche suggerimenti su come posizionare gli stand: «L’unica pecca – ha sottolineato la signora Giusy che aveva un’esposizione di gioielli – è la presenza dei vecchi binari ferroviari. Per ovviare al problema si potrebbe spostare tutto nella fila centrale del lungomare», ma in quel caso dovrebbero essere ridimensionate anche tutte le casette di legno.

Chi, invece, non ha dubbi sulla validità dell’evento è Francesco De Rosa, di VietriDoc Ceramiche Artistiche. Lui l’arte imprenditoriale ce l’ha nel sangue e si vede: «Sono dieci anni che sto qui – ha spiegato – ho iniziato con il professor Natella. Purtroppo non sono più i tempi di una volta, l’unico suggerimento che mi sento di dare è quello di montare gli stand partendo dalla Villa Comunale e arrivando a piazza della Concordia».

Ma c’è anche chi azzarda un paragone con altre fiere e mercatini come fa Francesco Pistaferni, che ha portato in città i sapori e i profumi della Sicilia: «Giro molto per lavoro – ha affermato – e mi ritrovo ad andare anche all’estero. Con quelli di Austria e Germania non c’è paragone».

Prima volta sul lungomare anche per Ilenia, che vendeva prodotti tipici cilentani: «Prima avevamo lo stand nel centro storico, ed ovviamente – ha detto – ci sono i pro e i contro, qui lo trovo più isolato». Ma se da un lato i commercianti archiviano tra dubbi e perplessità i mercatini di Natale dall’altro però rinnovano la loro partecipazione per il prossimo anno.

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