Meno stranieri nel Vallo Calo del cinque per cento 

In tre anni nel comprensorio si è passati da un incremento del 6,6 a uno dell’1,7 L’aumento maggiore ad Atena Lucana, a Montesano il picco negativo

SALA CONSILINA. Gli stranieri iniziano a scegliere in numero sempre minore di stabilirsi nel Vallo di Diano. È quanto emerge dai dati degli stranieri residenti nei comuni del Vallo di Diano alla data del 31 dicembre 2016. Dal dato complessivo viene fuori un incremento delle presenze, ma la percentuale è davvero irrisoria. Infatti se nel 2015 gli stranieri residenti erano 2952 nel 2016 sono saliti a 3003 con un incremento pari all’1,73 per cento. Una percentuale bassissima che paragonata a quella del confronto tra i dati del 2014 e del 2015, quando il numero di stranieri nel comprensorio era aumentato del 6,69, per cento mette in evidenza come nell’arco di 3 anni ci sia stato un calo del 5 per cento.
Se nel 2015 gli stranieri erano aumentati in 14 comuni su 15, nello scorso anno invece sono stati soltanto 8 i comuni dove le presenze sono aumentate: Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Padula, Polla, Sala Consilina, San Pietro al Tanagro. L’incremento maggiore è stato registrato ad Atena Lucana che da 167 residenti è passata a 201, a seguire c’è Sala Consilina che da 559 è salita a 573 residenti e infine Padula dove nel 2015 gli stranieri erano 349 per poi passare nell’anno successivo a 363. Tra i comuni che invece hanno perso residenti, il calo maggiore è quello rilevato nel comune di Montesano sulla Marcellana che è passato da 145 a 130, poi ci sono i comune di Sassano e Teggiano che rispettivamente sono passati da 343 a 333 e da 500 a 490.
Buona parte dei residenti ha un lavoro, la maggior parte degli uomini lavora nel settore dell’edilizia, invece la maggior parte delle donne è impiegata per l’assistenza a persone anziane non autosufficienti.
Per quanto riguarda la commissione di reati, non ci sono dati allarmanti perché il numero di reati commessi in proporzione al numero di residenti è in linea di massima simile a quello dei reati commessi dagli italiani residenti nel comprensorio, tra l’altro nella maggior parte dei casi i reati, in particolare i furti in appartamento commessi negli ultimi messi, sono stati sì compiuti da stranieri che però nella quasi totalità dei casi è risultato provenissero da campi rom dell’hinterland napoletano.
In alcuni comuni le politiche di integrazione hanno dato ottimi frutti tant’è che nelle ultime elezioni un rumeno è stato eletto nel Consiglio comunale.
Erminio Cioffi
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