Mendicanti in centro, scatta il blitz

Agropoli, i carabinieri controllano sei persone ospiti dei centri d’accoglienza

AGROPOLI. Blitz dei carabinieri della compagnia di Agropoli contro l’accattonaggio molesto. Gli uomini diretti dal capitano Francesco Manna hanno controllato tutte le attività commerciali dove, all’entrata, c’erano persone intente a chiedere l’elemosina. Ne sono stati individuati sei, tutti stranieri, che sono stati condotti in caserma per l’identificazione. Nessuno di loro è risultato irregolare: la maggior parte sono ospiti di centri di accoglienza del Cilento e degli Alburni che giungono ad Agropoli al mattino, in treno. In particolare i controlli hanno interessato via Croce, via San Felice, via Zappa, via Taverne, viale Europa e Corso Garibaldi. I mendicanti – provenienti da Nigeria e Africa centrale, con età media di circa 20 anni – sono stati rilasciati. L’intervento dei militari è stato effettuato anche per comprendere se questi giovani operano in proprio o dietro di loro c’è la regia di qualche organizzazione criminale.

Sul fenomeno dell’accattonaggio che da tempo si registra dinanzi alle attività commerciali di Agropoli, è intervenuto qualche giorno fa il consigliere comunale di minoranza, Emilio Malandrino, con un’interrogazione inviata, oltre che al sindaco e al presidente del consiglio comunale di Agropoli, anche a Finanza, carabinieri e polizia municipale. Il consigliere sottolineava come, negli ultimi mesi, gli erano giunte «numerose segnalazioni di cittadini residenti e non e di esercenti-conduttori di attività commerciali circa la presenza costante di extracomunitari (in prevalenza nigeriani) fuori ed in prossimità delle uscite dei locali su tutto il territorio comunale».

«La comprensione umana, dettata dal dramma dell’immigrazione e della disperazione – sottolineava – viene compresa e condivisa» ma «tale fenomeno» nel prossimo futuro, «probabilmente, diventerebbe propedeutico all’espandersi di fenomeni più ampi sotto il profilo della illegalità e della criminalità». Da qui le verifiche dell’Arma.

Andrea Passaro

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