Memoria difensiva per Laudato

Ascoltato anche l’ex assessore al bilancio che ha citato norme e sentenze

Nel primo pomeriggio di ieri, negli uffici della tenenza dei carabinieri di Cava de’ Tirreni, è stato interrogato anche l’ex assessore al bilancio della giunta Galdi, Alfonso Laudato, chiamato a rispondere del presunto reato di peculato, compiuto in qualità di capogruppo consiliare di Forza Italia-Pdl. Un ruolo, questo, ricoperto durante la precedente amministrazione Gravagnuolo, in cui l’ex amministratore sedeva nei banchi dell’opposizione.

In particolare a Laudato – che è entrato nella tenenza insieme al sindaco Marco Galdi ed all’avvocato Marco Salerno, che è il legale di entrambi – è stato chiesto conto di una spesa totale di 1200 euro circa. Tali fondi sarebbero stati impiegati per acquistare valori bollati, ricariche telefoniche, un cellulare costato 200 euro e giornali. Inoltre 300 euro sarebbero serviti a pagare la consulenza di un grafico. Ed è stato proprio per rispondere a queste presunte accuse che l’ex amministratore ha consegnato agli inquirenti una memoria dettagliata, nella quale ha spiegato punto per punto perché le spese sostenute quando era consigliere di minoranza possono decisamente rientrare nel capitolo delle spese di rappresentanza.

Per avvalorare tale tesi, sono state inoltre presentate agli investigatori anche diverse sentenze emesse dalla Corte dei Conti ed una delibera del presidente del consiglio, nella quale si indicano le spese che possono rendicontare i gruppi consiliari.

«Il nodo di tutta questa vicenda – ha poi commentato l’avvocato Salerno – è che l’articolo 22 del regolamento sui gruppi consiliari è poco chiaro. Oltre a tre voci specifiche, infatti, si può leggere una locuzione davvero molto elastica in cui si parla semplicemente di spese di rappresentanza». Il legale di Alfonso Laudato ha, poi, aggiunto: «Comunque sono sereno perché l’indagato, attraverso la memoria difensiva che abbiamno presentato, ha offerto agli inquirenti un’ampia possibilità di approfondimento dell’intera vicenda».(a. c.)

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