RICERCA SCIENTIFICA

Melanoma killer, medico nocerino scopre la cura

Il team di Philadelphia di Alfonso Bellacosa individua come distruggere le cellule malate

SALERNO - «Il melanoma è classificato dal National Cancer Institute americano come un cancro recalcitrante perché può essere difficile da trattare nelle sue fasi avanzate a causa della resistenza ai farmaci. Per questo motivo, è estremamente urgente identificare nuovi bersagli molecolari». A dirlo è Alfonso Bellacosa , originario di Nocera Inferiore, professore di Epigenetica presso il Fox Chase Cancer Center di Philadelphia (Stati Uniti) e coordinatore di uno studio sull’enzima fondamentale per la riparazione delle cellule tumorali, che ha contribuito a una ricerca e per la scoperta di una innovativa soluzione nel trattamento del melanoma. Il melanoma è uno dei tumori più difficile da trattare, soprattutto in fase avanzata. E di melanoma si muore: stando alle statistiche, sono circa 7mila i casi annui di decessi attribuiti a questa patologia. Ma i progressi della ricerca scientifica offrono nuove possibilità grazie allo studio condotto da una equipe medica di primissimo piano, che vede anche la presenza di un medico nocerino leader nel settore. La svolta arriva grazie all’inibizione di un enzima fondamentale per la riparazione e la proliferazione delle cellule tumorali, come è riuscito a dimostrare il gruppo di ricercatori del Fox Chase Cancer Center in uno studio pubblicato sulla rivista Oncogene, a cui hanno preso parte alcuni scienziati italiani. Sulla rivista Oncogene, infatti, Alfonso Bellacosa, ha ipotizzato che le cellule di melanoma possano essere distrutte riducendo i livelli o l’attività dell’enzima di riparazione del Dna chiamato Tdg. Durante la ricerca in laboratorio, è emerso che inibire la produzione dell’enzima provoca la morte di cellule di melanoma e impedisce alle cellule tumorali di crescere.