Medicina nucleare, solo sprechi

Due presìdi negli ospedali di Eboli e a Battipaglia. Ma nessuno funziona

L’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia e il “Maria Santissima Addolorata” di Eboli sono due presidi ospedalieri dove non esiste un servizio di Medicina nucleare funzionante, nonostante l'importanza della medicina nucleare per la diagnostica. Per la verità la situazione è paradossale perché il servizio in ognuno dei due ospedali c’è, ma non è in funzione per una serie di problemi.

A fronte di circa un milione di euro spesi per la progettazione e la costruzione di una nuova Medicina nucleare nel presidio ospedaliero di Eboli, non ancora a norma e privo di personale, a Battipaglia ci sarebbe un “doppione”. Tutto sulla carta perché la Medicina nucleare di Battipaglia non è funzionante anche a causa della mancata manutenzione (poche decine di migliaia di euro) allo strumentario del servizio presente nel presidio ospedaliero di Battipaglia.

«Una classica storia all'italiana - denuncia il segretario della Fisi/Flp, Rolando Scotillo - e un’assoluta mancanza di responsabilità nell'utilizzo del danaro pubblico e nell'evitare la creazione di doppioni o di servizi che, senza programmare il giusto fabbisogno di personale, rischiano non solo di non abbattere alcuna lista di attesa nella fruizione dei servizi sanitari da parte degli utenti, ma che al contrario la aggravano poichè lo stesso denaro poteva essere utilizzato per potenziare il servizio già in essere. Ed è giusto e necessario che qualcuno dia conto e paghi per questi sperperi».

«Abbiamo chiesto al direttore generale ed a tutto lo staff di direzione di intervenire urgentemente sulla questione individuando le responsabilità erariali di questo sperpero e di ripristinare nel più breve tempo possibile l'unico servizio di Medicina nucleare della Asl di Salerno onde evitare una interruzione prolungata del servizio di Medicina nucleare» denuncia il sindacalista.

Sergio Macellaro