Medicina, in 1500 per il test d’ingresso

Duecento posti a disposizione nell’ateneo salernitano ma c’è la graduatoria unica nazionale. Eliminato il bonus maturità

Giovani provenienti da ogni angolo della Campania - e non solo - accompagnati da familiari ed amici, un po’ come il primo giorno di scuola, hanno letteralmente invaso l’Ateneo salernitano: in ballo c’è il test dei test, quello di Medicina. Una carica di 1502 aspiranti matricole ha affollato i cancelli del campus sin dalle prime ore dell’alba, una vera e propria invasione, consumata nella più totale tranquillità. I posti messi in palio a Salerno sono solo 200, ma ciascuno dei partecipanti avrà – secondo il meccanismo adottato quest’anno – pari opportunità di accesso in tutte le facoltà d’Italia. Alle 11 in punto, dopo il messaggio di auguri del rettore uscente, Raimondo Pasquino e dal successore, Aurelio Tommasetti, i candidati hanno potuto iniziare il quiz: 60 in tutto le domande, nel 2012 erano 80, ma con maggiore peso della parte logico-culturale rispetto a quella nozionistica.

In particolare, il test ha sottoposto ai candidati 25 quesiti di ragionamento logico, 14 di biologia, 8 di chimica, 8 di fisica e matematica e 5 di cultura generale, tutti a risposta multipla (5 opzioni di risposta per ciascuno), con circa un minuto e mezzo per ogni quesito, per un totale di 100 minuti a disposizione. «Solo un la metà delle domande aveva a che fare con la chimica o la biologia», ha detto uno dei ragazzi uscendo dall’aula. Quesiti diversi, che non sempre fanno pensare all’attinenza con la medicina ed i camici bianchi. «Ho trovato molto complicate le domande di cultura generale - ha spiegato Pierpaolo Buccino, 20 anni di Agropoli - una in particolare riguardante il Fondo monetario internazionale. Difficili anche i quesiti di logica e quelli di chimica». C’è chi, invece, ha affrontato la prova con serenità e sicurezza: «Il test era molto accessibile - ha commentato Francesca Buonanno, 19 anni di Salerno - le materie esaminate le avevo già studiate a scuola. Gli argomenti più complicati sono stati quelli di chimica e fisica, ma nulla che con un po’ di impegno non si possa risolvere». Insomma all’uscita dalle aule i volti dei candidati sono di gran lunga più distesi, ma la frase che ritorna è, comunque, “ci vuole fortuna”, anche se, rispetto agli anni precedenti, in molti affermano di aver trovato più facile lo svolgimento dell’elaborato. «Non era molto difficile - ha affermato Ilaria Manganiello, 20 anni di Salerno - i quesiti più ostici erano quelli di matematica, il resto era fattibile». C’è anche chi, imbattendosi all’improvviso in un mulino a vento, si trova spiazzato: «Non ricordavo l’autore del Don Chisciotte - ha detto Pierpaolo Aquino, 19 anni di Avellino - a mettermi in difficoltà è stata la cultura generale e la logica». Intanto le polemiche non mancano, in particolare per quanto riguarda il famoso bonus maturità. «Chi attesta che il voto di maturità rispecchi realmente la preparazione dello studente? - chiarisce uno dei genitori - chi ha preso il diploma con una quotazione alta, in un istituto meno impegnativo, risulta avvantaggiato rispetto a chi ne ha preso uno un po’ più basso in un liceo serio». Ma, proprio ieri mattina, dal Ministero è arrivata la fatidica decisione: il bonus maturità verrà cancellato. Nella tornata di test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso, in corso in questi giorni, non si terrà dunque conto del voto conseguito all’esame di Stato. Una commissione è attualmente al lavoro per definire proposte alternative per la valorizzazione del percorso scolastico.

Rita Esposito

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