Maxi ricorso al consiglio di stato

Medici specializzandi Riammessi 30 salernitani

Riammessi dai giudici trecento studenti che erano stati esclusi dalle scuole di specializzazione mediche. Tra questi ci sono una trentina di salernitani che hanno partecipato a l concorso in vari...

Riammessi dai giudici trecento studenti che erano stati esclusi dalle scuole di specializzazione mediche. Tra questi ci sono una trentina di salernitani che hanno partecipato a l concorso in vari atenei italiani. Il Consiglio di Stato si è pronunciato su un maxi-ricorso per le irregolarità del concorso delle scuole di specializzazione mediche, promosso dalla Fp-Cgil Medici e presentato dagli avvocati romani Michele Bonetti e Santi Delia. Sono stati accolti cinque ricorsi collettivi presentati dagli specializzandi che hanno partecipato alle prove del 29 e 31 ottobre. «Il Consiglio di Stato ha accolto cinque ricorsi collettivi – spiegano gli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia – ritenendoli fondati e prendendo atto che i provvedimenti ministeriali recano un danno grave e irreparabile. Le loro istanze devono essere accolte immediatamente, con ammissione alle scuole di specializzazione». Durante le prove ci furono uno scambio di domande ed una serie di errori (ammessi dal Cineca, il Consorzio interuniversitario che si occupa dei test, e dal ministro). In un primo momento era stato ipotizzato l’annullamento delle prove, poi il ministro Giannini fece marcia indietro, decidendo che la soluzione sarebbe stata quella di «annullare le domande invertite e tenere comunque buone le prove».

Il punto su cui gli avvocati hanno fondato il loro ricorso è la violazione dell’anonimato. «Durante la prova - spiega l’avvocato Michele Bonetti - ai candidati è stato richiesto di sedersi alla postazione designata e mantenere il documento di identità sul banco. Altra violazione dell’anonimato si riscontra nella procedura adottata dal Cineca per adottare le domande invertiti ai singoli candidati. In tal modo, i tecnici del Cineca hanno avuto libero accesso ai singoli profili, criptati da una password che conosce solo il candidato e caratterizzati dalla sensibilità delle informazioni ivi contenute. In altre sedi ancora, per problemi dei terminali, la prova concorsuale è stata differita nel pomeriggio e non in contemporanea con le altre sedi di Italia. In altre sedi ancora, i computer erano dotati di connessione al web, con possibilità del candidato di accedervi».

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