l’inchiesta

Medici accusati di diete killer In tre chiedono di patteggiare

SALERNO. Chiedono di patteggiare tre degli imputati per le “diete killer”, accusati di prescrivere a chi voleva dimagrire sostanze che provocano inappetenza e dipendenza. A optare per la pena...

SALERNO. Chiedono di patteggiare tre degli imputati per le “diete killer”, accusati di prescrivere a chi voleva dimagrire sostanze che provocano inappetenza e dipendenza. A optare per la pena concordata sono Eleonora Iannotti (sorella del medico beneventano Anna Rita che secondo gli inquirenti era a capo dell’organizzazione), Ernesto Panaro, titolare nel comune casertano di Cervino di una farmacia dove si preparavano le “pillole miracolose”, e l’endocrinologo Francesco Principe, originario di Cosenza ma residente a Roma. Ha invece fatto richiesta di rito abbreviato l’endocrinologa napoletana Basilia Santulli.

Sui riti alternativi, e sul rinvio a giudizio per gli altri imputati, deciderà a Salerno il 23 aprile il giudice dell’udienza preliminare Vincenzo Di Florio. A rischiare il processo è anche il medico salernitano Giuseppina Plaitano, in servizio al “Ruggi d’Aragona” e destinataria lo scorso giugno (quando scattò il blitz) di un provvedimento di interdizione per due mesi dall’esercizio della professione. Sul banco degli imputati anche il fratello e l’altra sorella di Anna Rita Iannotti (Rino e Antonietta, falsi medici che talora si sostituivano alla sorella nella prescrizione delle compresse e avevano a Baronissi una delle basi operative), il medico romano Enzo Angeloni e la farmacista Claudia Rotondo di Santa Maria Capua Vetere, titolare di una farmacia a Teano. Rispondono a vario titolo di associazione per delinquere, falso ideologico e spaccio di stupefacenti. Nel blitz dello scorso giugno la Guardia di Finanza sequestrò migliaia di confezioni di farmaci pericolosi. Tra questi, alcune pillole a base di fendimetrazina, sostanza che fa passare la fame ma provoca effetti collaterali quali spasmi cardiaci e tremori. (c.d.m.)

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