Mediateca contro i locali «Adiremo le vie legali»

I gestori dello spazio di corso Umberto: «Ci atteniamo alle condizioni del bando» Galdi: «Controlli delle forze dell’ordine per verificare se si tengono feste private»

I titolari della società che gestisce la mediateca “Marte” si difendono e replicano alle accuse di otto esercenti di corso Umberto I che hanno puntato il dito sul tipo di attività svolte all’interno della struttura multimediale. In una missiva, infatti, i gestori dei pubblici esercizi hanno fatto presente al sindaco Marco Galdi che nella struttura polifunzionale «vengono allestiti spettacoli tipo discoteca a pagamento e feste private, non autorizzati in spazi che sono così sottratti all’uso pubblico o destinati ad altre funzioni». Il tutto, dunque, «in difformità con quanto disciplinato nella concessione comunale».

Secca la replica della società che ieri, in una nota, ha sottolineato come «l’operato della società concessionaria della mediateca sia sempre stato conforme alla legge ed a quanto previsto negli atti che regolano la concessione della struttura».

Il particolare nella nota si specifica: «La Marte Spa, che è concessionaria del servizio di mediateca comunale come attesta un contratto concluso con il Comune di Cava de’ Tirreni il 14 giugno 2011, si è impegnata a gestire il menzionato servizio pubblico alle condizioni previste nel bando e nel capitolato, peraltro predisposti dall’ente concedente, nonché nel contratto e nella proposta progettuale».

Si aggiunge inoltre: «Tali documenti prevedono però, in modo espresso, la possibilità per la Marte Spa di gestire funzionalmente tutta la struttura dove comunque si assicura lo svolgimento del servizio di mediateca e questo per assicurare l’equilibrio economico-finanziario della gestione del servizio pubblico». La società ha poi annunciato battaglia agli otto esercenti di corso Umberto. «Ad onta di quanto ingiustificatamente ed illegittimamente sostenuto dai sottoscrittori del comunicato – si conclude nella nota - la Marte Spa si riserva di agire in sede sia civile che penale».

Sulla questione si è pronunciato, poi, anche il sindaco Marco Galdi. «Quando mi è stato segnalato che nella struttura si svolgevano feste private ho subito disposto che fossero effettuati i dovuti controlli – ha detto – Le rilevazioni delle Forze dell’Ordine sono state già effettuate ed ora ogni valutazione passerà ai dirigenti competenti che decideranno sul da farsi».

Alfonsina Caputano

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