Mazzette Polstrada, decide il gup

Patteggia la pena uno dei camionisti, un altro è prosciolto. Al vaglio la posizione di 13 indagati

Due camionisti scelgono il rito alternativo, gli altri decidono per quello ordinario. Si è chiusa ieri la prima fase dell’udienza preliminare a carico degli indagati nell’inchiesta “agenti infedeli”. Nell’indagini della Polizia stradale - che hanno coinvolto tra gli altri, l'ispettore capo Giuseppe Viscido, 51 anni, di Olevano sul Tusciano e il collega Antonino Conte, di 47 anni, di Eboli, entrambi agli arresti domiciliari -sono 15 le persone che devomno rispondere a vario titolo di concussione, falso e abuso d’ufficio.

Ieri sono comparsi dinanzi al gup Dolores Zarone. I poliziotti che erano in servizio alla sottosezione di Eboli della stradale al momento delle indagini, hanno scelto di essere processati con il rito ordinario. Solo due camionisti hanno scelto di definire il processo con un rito alternativo. Mauro Zoccola, 45 anni, di San Cipriano Picentino, ha patteggiato la pena (sospesa) di due mesi e venti giorni. Antonio Conforti, 48 anni, di Capaccio,invece, ha aderito al rito abbreviato condizionato dove l’accusa, rappresentata dal pm Carmine Olivieri, e la difesa hanno concordato sul suo proscioglimento. Rispondeva di un solo capo di imputazione per abuso d’ufficio in concorso con i poliziotti Conte e Massimo Coppola, 43 anni, di Bellizzi. Giovedì si tornerà in aula quando il gup Zarone ascolterà la discussione dell’ultimo difensore e, dopo la camera di consiglio, si pronuncerà sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura salernitana.

Oltre ai due poliziotti, Viscido e Conte, risultano indagati a piede libero altri tre loro colleghi della sottosezione di Eboli: Massimo Coppola, Gennaro Merola, 44 anni, di Salerno e Aniello Cappuccio, 37, di Battipaglia.

Le posizioni dei cinque agenti della Polstrada indagati sono comunque diversificate. Alcuni, infatti, rispondono di concussione, altri di falso ed abuso d’ufficio. Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Cecchino Cacciatore, Nicola Naponiello, Michele Sarno e Gaetano Brescia. Nell’elenco degli indagati per i quali il pm Olivieri ha chiesto il rinvio a giudizio, figurano anche autotrasportatori campani, siciliani e lombardi. Si tratta di Ercole Pellegrino, 48 anni, di Altavilla Silentina, Francesco Pignata, 50, di Contursi Terme, Francesco Donato Conte, 46, di Potenza, Antonio Russo, 27, di Adrano (Catania) e Sergio Compostella, 51, di Bassano del Grappa (Milano). L’indagine era iniziata nel 2011 e grazie ad alcune intercettazioni ambientali. Intercettazioni che avrebbero confermato i "favori" fatti dai poliziotti a dipendenti delle aziende di trasporto in cambio di "regali" o di vere e proprie mazzette. Episodi che nel corso di questi mesi sembra si siano verificati in più occasioni, e sempre durante l'orario di lavoro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA