GIUDICI CORROTTI

Mazzette e sentenze, chiesti due anni per gli imprenditori salernitani

Scandalo tributaria, prosegue la requisitoria del pm Guarino

SALERNO - Giudici corrotti alla commissione tributaria, ieri il pm Elena Guarino ha chiuso altre due requisitorie. Due le richieste di condanne a due anni di reclusione per gli imputati Antonio D’Ambrosi di Nocera Inferiore e Angelo Criscuolo di Ascea. Assoluzione, invece, è la richiesta fatta dall’accusa per Alfonso De Vivo e la società Facomgas di Castel San Giorgio. Domani si torna in udienza, davanti al gup Gennaro Mastrangelo del tribunale di Salerno, per le conclusioni sempre del pm sulle posizioni dell’ex deputato Teodoro Tascone (difeso dall’avvocato Antonio Calabrese) e Giuseppe De Camillis di Fragneto Monforte.

Alla scorsa udienza, invece, il sostituto Guarino, tra la diminuente prevista dal rito abbreviato e le attenuanti concesse per la collaborazione resa alla pubblica accusa, aveva chiesto la pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione per tre imputati di primo piano dell’inchiesta “Ground zero”: l’ex giudice tributario Fernando Spanò di Pomigliano d’Arco, i segretari della commissione Giuseppe Naimoli di Salerno e Salvatore Sammartino di Sarno. Assoluzione, invece, è stata la richiesta avanzata per Franco Spanò, figlio di Fernando.

Finora sono arrivati all'udienza preliminare solo gli imputati del primo blitz, avvenuto a maggio dello scorso anno quando esplose lo scandalo che travolse giudici, funzionari e commercialisti della sede dell’Agenzia delle Entrate di via degli Uffici Finanziari. Il gup Mastrangelo ha già deciso il rinvio a giudizio per Vincenzo Castellano di Ariano Irpino e Andrea Miranda di San Valentino Torio: gli unici due che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario. Per loro il processo sarà incardinato il prossimo mese di maggio.

Massimiliano Lanzotto

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