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Mazzeo (Pc) «Domenica raccolta firme»

Continua a tenere banco il problema ospedale. Ieri mattina il consigliere del Partito comunista, Michele Mazzeo, ha tenuto una conferenza al Comune, per annunciare che domenica prossima sarà...

Continua a tenere banco il problema ospedale. Ieri mattina il consigliere del Partito comunista, Michele Mazzeo, ha tenuto una conferenza al Comune, per annunciare che domenica prossima sarà allestito uno stand in piazza allo scopo di raccogliere firme per il “Santa Maria Incornata dell’Olmo”.

L’iniziativa di Mazzeo prende spunto dall’incontro della scorsa settimana con il direttore generale dell’azienda ospedaliera “Ruggi”, Vincenzo Viggiani, durante il quale ci si è resi conto che ancora incombe come un macigno sull’ospedale cavese, il decreto 49 che assegna al locale nosocomio zero posti letto. Questo malgrado qualche mese fa, nel corso di un consiglio comunale, il sindaco Marco Galdi avesse annunciato la “salvezza” dell’ospedale.

Ancora più deludente, secondo Mazzeo, è la previsione nel nuovo atto aziendale di un reparto di dermatologia e chirurgia plastica ricostruttiva a fronte dei reparti di cardiologia ed ortopedia. «Se il presidente Caldoro non firmasse quell’atto - afferma il consigliere comunista - sarebbe per noi una salvezza, perché va innanzitutto rimosso il decreto 49. Il sindaco ha mentito in consiglio dicendo che l’ospedale è salvo, perché lo stesso Viggiani ha detto che così non è. Nell’ultima riunione con il direttore dell’azienda “Ruggi”, ho detto che il nostro ospedale deve avere necessariamente l’Utic, la traumatologia e la cardiologia».

Secondo Mazzeo, non è possibile che reparti d’eccellenza come la cardiologia e l’ortopedia debbano cedere il posto a dermatologia e chirurgia plastica ricostruttiva. «A me sembra un delitto - aggiunge Mazzeo - dermatologia e chirurgia plastica ricostruttiva sono reparti di “elezione” mentre cardiologia e traumatologia attengono alla rete di emergenza. Il paradosso è che questi reparti andranno ad occupare, con 16 posti letti la chirurgia plastica e 9 la dermatologia, il 25 per cento dei posti letto complessivi».(a. f.)

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