Mazzeo lascia Rifondazione non il Comune

Dopo anni di appassionata militanza, il consigliere comunale Michele Mazzeo lascia Rifondazione comunista. Le ragioni della scelta le ha spiegate ieri: «È una scelta dolorosa ma politicamente ineluttabile – ha detto Mazzeo – perché non condivido la posizione della sezione cittadina, che ha sposato la linea nazionale del partito». Lo strappo è avvenuto durante il congresso del 24 novembre quando «è stato votato un gruppo dirigente in base all’appartenenza ed in cui non emerge il meglio». Mazzeo ha poi aggiunto: «Il documento che ho sottoscritto anche io sul Mezzogiorno è stato, inoltre, ignorato dalla dirigenza centrale pure quest’anno: è davvero ridicolo che invece di lavorare per rilanciarci facciamo un congresso per contarci». Da qui il dissenso anche con la sezione cavese di Rifondazione dove si ritrova «in posizione minoritaria». Ma Mazzeo non intende abbandonare il suo scranno in Consiglio, dove vuole continuare a sedere sotto l’egida di un nuovo gruppo nella cui denominazione è presente l’aggettivo “comunista”. La comunicazione ufficiale sarà data nella seduta consiliare di oggi. «Resto in Consiglio per rispetto nei confronti di me stesso – ha aggiunto – Ho lavorato duro e credo di essermi guadagnato la stima di tanti».

A stretto giro la risposta dalla sezione cittadina di Rifondazione. “Nonostante il direttivo avesse chiesto a Mazzeo più volte un incontro per chiarire la sua posizione, l’unica risposta ottenuta è stata una lacunosa lettera – si spiega in una nota – Il partito ha reagito con sorpresa, visto che non è stato avvisato neanche il segretario che ha cercato, comunque, di recuperare una frattura. A questo punto il partito attende che l’ex iscritto rassegni le dimissioni dal Consiglio, visto che ricopre l’incarico grazie al voto degli elettori che hanno creduto nella lista e nel suo candidato sindaco”.

Alfonsina Caputano