la sentenza 

Maxi traffico  di auto di lusso Reati estinti 

Un traffico di auto lusso, che partiva dalla messinscena di furti per attuare un riciclaggio nei Paesi del Nordafrica: undici anni fa il presunto illecito fu portato alla luce dagli arresti, e ai...

Un traffico di auto lusso, che partiva dalla messinscena di furti per attuare un riciclaggio nei Paesi del Nordafrica: undici anni fa il presunto illecito fu portato alla luce dagli arresti, e ai domiciliari finì tra gli altri un poliziotto in pensione. Ora la Corte d’appello ha chiuso la vicenda giudiziaria con una sentenza che prende atto del decorso della prescrizione e dichiara l’estinzione del reato di riciclaggio. È stato infatti dichiarato inammissibile l’appello della Procura, che chiedeva una condanna per associazione delinquere.
Le indagini avevano ricostruito che proprietari di vetture costose (Mercedes, Porsche, Jaguar) firmavano dichiarazioni con cui consentivano l’uso della loro auto a un conoscente, documento necessario per imbarcare la vettura su una nave diretta in Tunisia. Quindi ne denunciavano il furto, quando il veicolo era già nelle mani dei complici. In cambio ricevevano alcune centinaia di euro, ma il resto lo avrebbero recuperato dalle compagnie assicuratrici. Intanto le berline venivano imbarcate nei porti di Salerno, Civitavecchia e Palermo dirette nei Paesi del Maghreb dove poi erano rivendute. Fondamentale sarebbe stato il ruolo dell’ex ispettore di polizia che grazie alle sue conoscenze al porto sarebbe riuscito a evitare controlli accurati sui documenti delle vetture. Su tutte queste ipotesi, però, c’è ora il colpo di spugna della prescrizione. (c.d.m.)
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