Maxi sequestro al cassiere di Cesarano

Terreni, case, conti bancari e un’azienda florovivaistica: beni per oltre tre milioni di euro bloccati ad Antonio Esposito

POMPEI. Terreni, abitazioni, un’impresa del settore vivaistico: sotto chiave i beni di Antonio Esposito, alias Billy, ritenuto il “cassiere” del clan di Ferdinando Cesarano. Ieri mattina, i carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito un provvedimento di sequestro patrimoniale, emesso dalla sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di Napoli, nei confronti del cinquantunenne, già condannato per aver fatto parte del clan di “Nanduccio” Cesarano, detenuto in regime di 41 bis, noto per la famosa fuga dall’aula bunker del Tribunale di Salerno. Esposito, originario del quartiere di Ponte Persica a Castellammare di Stabia, lo stesso del boss, è stato condannato e ha scontato circa dieci anni di carcere per il suo inserimento nel clan.

I sequestri sono stati eseguiti tra Castellammare di Stabia, Pompei, Boscoreale e Nocera Inferiore. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, acclarata dalle condanne, Antonio Esposito – che ha sempre operato nell’ambito del settore vivaistico e floricolo nel mercato dei fiori di Pompei-Castellammare – aveva il compito di gestire gli interessi economici del clan nel settore del commercio dei fiori. I collaboratori di giustizia lo indicano come il “cassiere del clan”. A lui venivano consegnati i proventi delle attività delittuose, a lui spettava poi la consegna degli stipendi agli affiliati, pagare gli avvocati, i detenuti e curare la contabilità del clan. Il tribunale dunque concordando con l’attività d’indagine dei militari e accogliendone la richiesta ha disposto il sequestro di un’impresa individuale con sede a Castellammare di Stabia (con un volume d’affari di circa 200mila euro annui); quattro unità abitative (del valore totale di circa 1.850.000 euro); un solarium allestito nella sua abitazione (circa 50mila auro); 19 appezzamenti di terreno di circa 26 metri quadrati (del valore complessivo di circa 1.050.000 euro ); tre esercizi commerciali di 65, 60 e 15 metri quadrati (valore complessivo di circa 250mila euro); svariati rapporti bancari. I beni hanno un valore complessivo di circa tre milioni e 400mila euro.

Esposito era stato condannato nell’ambito di un processo che si è celebrato dinanzi al Tribunale di Torre Annunziata proprio per la gestione del mercato dei fiori da parte della cosca di Ferdinando Cesarano. Pagato il suo conto con la giustizia e uscito dal carcere ha ripreso la sua attività di vivaista e floricoltore avviando una società individuale molto nota nel settore. Proprio con la sua ditta ha partecipato al famoso reality nella versione italiana, condotta da Alessia Marcuzzi, Extreme Makeover: home edition, occupandosi di ripristinare i giardini delle abitazioni delle famiglie italiane che partecipavano alla trasmissione.

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