Maxi sbancamento a ridosso dei Templi Scatta il sequestro

I lavori effettuati nell’area sottoposta a vincolo dalla legge Nei guai l’imprenditore che ha rilevato l’ex hotel “Helios”

CAPACCIO PAESTUM. Lavori di sbancamento a meno di una ventina di metri dall’ area archeologica e i rinomati Templi dorici. È questo l’ultimo abuso scoperto dalla polizia locale, diretta dal capitano Natale Carotenuto, nella zona sottoposta a vincolo dalla legge Zanotti Bianco. Nel corso di controlli, mirati a contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio su tutto il territorio, i caschi bianchi hanno individuato degli scavi all’interno del complesso dell’ex hotel Helios effettuati nel piazzale antistante la struttura ricettiva. In particolare, da quanto accertato dalla polizia locale, sono stati realizzati illegalmente due diversi scavi finalizzati, a quanto avrebbe riferito il responsabile degli abusi, all’installazione di tubazioni per eventuali allacci idrici.

Il primo sbancamento ha riguardato uno scavo di circa una quarantina di metri, largo cinque metri con una profondità di due metri che costeggia via Nettuno. Il secondo scavo ha un’ampiezza di quattro metri per quattro, con una profondità di circa due metri.

La denuncia per abusivismo edilizio è scattata nei confronti di un imprenditore di Battipaglia che, tempo fa, ha acquistato l’hotel Helios, interessato anche da altri provvedimenti per violazioni alle normative urbanistiche, con l’emissione da parte del Comune di ordinanze di abbattimento e ripristino dello stato dei luoghi.

L’Hotel ha una struttura centrale con ristorante e bar. Le camere sono piccole casette bianche a piano terra in stile mediterraneo che circondano una piscina, in un oliveto centenario di fronte a Porta Giustizia, a sud della cinta muraria di Paestum. La struttura è stata rilevata dal nuovo proprietario circa un anno fa.

Si tratta degli ennesimi abusi edilizi realizzati nell'ambito del perimetro dell’area archeologica dove insistono circa trecento strutture, tra unità abitative, attività commerciali e strutture ricettivi, illegali. In questi ultimi sessant’anni sono state emesse migliaia di ordinanze di abbattimento, ad oggi nulla o quasi è cambiato. Ed ora l’abusivismo edilizio è diventato anche un problema sociale. Non è così facile infatti, abbattere delle case dove la gente ci vive da decenni, aziende o strutture turistiche e ricettive non in regola. Un fenomeno che sicuramente va affrontato a tutela di un patrimonio inestimabile come in più occasione ha sottolineato il direttore del Parco archeologico Gabriel Zuchriegel: «Gli abusi, così come tutte le cose hanno un inizio e devono avere una fine. A Paestum abbiamo un patrimonio unico e dobbiamo stare attenti a non rovinarlo con strutture ed interessi privati. Il problema non sono solo le leggi, che vanno applicate, ma è anche culturale».

Angela Sabetta

©RIPRODUZIONE RISERVATA