Maxi rissa al compleanno Ai domiciliari sei persone

Violenta lite tra i partecipanti a due feste organizzate nel ristorante “Il Pioppo” In due sfuggono all’arresto: denunciati. Feriti anche i carabinieri, oggi il processo

Maxi-rissa nel noto ristorante del centro storico, “Il Pioppo”: in sei finiscono agli arresti. Feriti anche i carabinieri che erano intervenuti per calmare gli animi fin troppo accesi. Ad affrontarsi con calci, pugni e lancio di oggetti i partecipanti a due banchetti organizzati all’interno del locale per festeggiare altrettanti compleanni. Complice, forse, il vino e l’euforia della festa, è scoppiata una violenta lite verbale tra due avventori. Per futili motivi, pare. Dalla semplice lite si è passati a una rissa che ha coinvolto almeno otto persone (due, infatti, dei protagonisti sono stati identificati, ma si sono resi irreperibili).

La rissa ha messo a ferro e fuoco il locale col centro storico svegliato, nella tarda serata di domenica, dall’arrivo a sirene spiegate delle gazzelle dei carabinieri. Una festa movimentata, anche troppo: dal clima spensierato si è passati alle urla e gli spintoni per guadagnarsi l’uscita. I carabinieri hanno raccolto testimonianze di avventori che raccontavano di bottiglie di vetro che volavano da un capo all’altro del ristorante. Non sono state risparmiate neppure le sedie lanciate verso gli avversari.

I protagonisti della rissa. Di sicuro saranno due compleanni che nessuno riuscirà a cancellare dalla memoria. A qualcuno sono rimasti anche segni sul corpo: ferite giudicate guaribili in una settimana dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Maria Santissima dell’Addolorata. Ad affrontarsi senza esclusione di colpi c’erano da una parte i fratelli Chiagano (Angelo, 51 anni, Fabio, 50 anni, e Giuseppe, 29 anni) e dall’ altra Manuel Giordano, 31 anni, Luciano Ursi, 27 anni, e Gaetano Greco, 37 anni. I partecipanti alla rissa, tutti ebolitani, alcuni con precedenti penali alle spalle, sono stati arrestati in flagranza di reato per rissa aggravata e danneggiamento. I carabinieri della locale compagnia, diretta dal tenente Luca Geminale, li hanno condotti agli arresti domiciliari in attesa del processo con il rito del giudizio direttissimo previsto per questa mattina al tribunale di Salerno.

Nel ricostruire gli eventi della rissa, i carabinieri parlano di un evento in evoluzione. La zuffa iniziale tra due persone si è ingrandita man mano che si aggiungevano altre persone. Infatti, sono stati chiamati anche dei “rinforzi” da alcuni dei partecipanti, facendo salire il numero delle persone presenti all’interno del locale. La prima pattuglia dei carabinieri giunta sul posto si è trovata davanti a un’azione di guerriglia. Inutili si sono rivelati i tentativi di riportare la calma. È stato necessario chiedere un rafforzamento di personale al comando dell’Arma di via Dalla Chiesa. Alla fine si contavano una quindicina di carabinieri all’interno e all’esterno del ristorante “Il Pioppo”.

Per i militari è stato faticoso riuscire a riportare la calma. Alcuni carabinieri, infatti, hanno ricevuto diverse percosse per tentare di sedare la rissa. Non a caso hanno far ricorso anche loro alle cure dei sanitari dell’ospedale cittadino, anche se non hanno riportato gravi lesioni. Tre degli arrestati sono stati bloccati sul posto. Altri tre erano corsi al pronto soccorso per farsi medicare lle ferite. Due, invece, sono fuggiti, sperando si sfuggire così all’identificazione e all’arresto. I loro nomi sono finiti lo stesso nei verbali inviati alla procura di Salerno che procede contro di loro con una denuncia a piede libero. Stamane in tirbunale il processo col rito direttissimo.

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