Maxi rissa a Magazzeno Quattro feriti, uno grave

Violenta lite tra una decina di persone sul litorale di Pontecagnano Un giovane colpito con dei cocci di bottiglia all’addome: indaga l’Arma

PONTECAGNANO. Quattro persone in ospedale, di cui uno è grave, ma non in pericolo di vita; e altre undici fuggite prima dell’arrivo dei carabinieri. Sono questi i numeri della maxi rissa scoppiata martedì e mercoledì, intorno alla mezzanotte, nei giardini di Magazzeno, sul litorale di Pontecagnano. I feriti – che non hanno potuto sottrarsi all’identificazione – sono stati denunciati a piede libero alla magistratura. Gli altri sono in corso di individuazione.

Tutto è accaduto sul finale della serata, dopo ore trascorse sulle panchine dell’area attrezzata di via Ionio. All’origine della rissa futili motivi, combinati al consumo di alcool. C’è stato una lite iniziale che è cresciuta pian piano nel numero di partecipanti. Cosicché, quando le bottiglie di vetro sono finite, sono state raccattate nei contenitori della spazzatura e lanciate contro gli avversari. Quei cocci di vetro nelle mani di giovani ubriachi sono diventati delle armi. Oggetti taglienti che hanno lasciato quattro feriti sul campo, poi raccolti dal personale del soccorso Vopi e portati in ospedale. I testimoni hanno poi raccontato ai carabinieri di almeno una quindicina di giovani (tutti di nazionalità marocchina) che se le davano di santa ragione. Le richieste di intervento al numero di emergenza dei carabinieri si sono moltiplicate in pochi minuti. Sul posto sono intervenuti i militari della compagnia di Battipaglia. Con un pezzo di vetro di una bottiglia è stato inferto un colpo all’addome di uno straniero. È il ferito più grave, anche se non corre pericolo di vita.

La scena del ferimento, da una prima ricostruzione, è molto simile a quella che portò alla morte di Elman Soriy, 35 anni, il marocchino lasciato morire dissanguato nel parcheggio del Decathlon di Pagliarone. Anche allora fu una lite scaturita da futili motivi: la playlist musicale da ascoltare dallo smartphone. Per quest’omicidio c’è un indagato, che si trova in carcere, ed è Youssef El Khalidi, 33enne. Infilzò – secondo l’accusa – un coccio di vetro nel collo dell’amico.

Quella del litorale, anche per la presenza di numerosi stranieri, è una zona a rischio per la sicurezza. Due settimane fa un marocchino, poi arrestato, entrò furtivamente nell’abitazione di due coniugi ultrasessantenni, genitori di una poliziotta. La casa non è lontano dal punto dove è avvenuta la rissa dell’altra notte. Il marocchino, senza fissa dimora, puntò un coltello alla gola della donna, scatenando la reazione del marito. Provvidenziale fu il rientro a casa della figlia.

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