Maxi ispezione alla Banca del Cilento

Vallo della Lucania, l’istituto sotto la lente d’ingrandimento di Bankitalia per due mesi. Trovate perdite per oltre 4 milioni

VALLO DELLA LUCANIA. La Banca del Cilento e Lucania Sud sotto la lente dei dirigenti di Bankitalia. Un’ispezione durata due mesi e mezzo, conclusasi con un rapporto durissimo per la banca simbolo del Cilento. La relazione conclusiva è stata notifica al direttore generale Ciro Solimeno il 18 luglio scorso ma da allora sono trapelare pochissime notizie. Tra queste si parla di circa quattordici milioni di sofferenze e circa sette milioni di perdite in più rispetto ai già pesanti dati degli ultimi bilanci.

A causare tale situazione avrebbe contribuito l’acquisto per fusione della Bcc “Lucania Sud”. La Banca avrebbe chiuso il bilancio al 31 dicembre 2011 con oltre quattro milioni di perdite per effetto di svalutazioni apportate a crediti deteriorati superiori a sette milioni di euro. Nelle sette pagine del verbale ispettivo notificato il 18 luglio scorso al direttore generale Solimeno, ai 12 componenti del consiglio di amministrazione ed al loro presidente Francesco Castiello, ai 2 componenti del collegio sindacale e al loro presidente Gennaro Sollazzo, gli ispettori hanno riscontrato una discontinuità rispetto all’ultima ispezione che si concluse agli inizi del 2010 con un giudizio favorevole. In particolare la Banca d’Italia ha rilevato scarso rigore nella gestione del credito da parte di tutti gli organi sociali, il degrado della qualità degli impieghi, la disattenzione ai risultati dei controlli interni, problemi di sconfinamenti non autorizzati e di giri di assegni, problemi con la normativa anti riciclaggio e con la remunerazione di amministratori e direttore generale. Sulla base delle violazioni accertate, la Banca d’Italia ha disposto l’avvio del procedimento sanzionatorio.

Gli amministratori, innanzitutto il presidente del cda Francesco Castiello e il vice presidente Silvano Lucibello, i sindaci con il loro presidente Gennaro Sollazzo e soprattutto il direttore generale Ciro Solimeno, potranno controdedurre agli addebiti entro trenta giorni. Il procedimento sanzionatorio può durare anche 240 giorni. Un tempo lungo che potrebbe essere letale per la vita della banca. Insomma la Banca del Cilento e Lucania Sud rischia, se gli attuali amministratori non dovessero trarre le conclusioni dovute con tempestività, di fare la fine della banca cooperativa di Altavilla Silentina, dove a ripianare le perdite conseguenti allo scioglimento, sono stati chiamati insieme alla banca anche gli amministratori e il direttore.

Un brutto momento per i vertici dell’istituto bancario, che una volta chiarita la propria situazione potranno continuare con maggiore tranquillità il proprio lavoro.

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