Mautone e i “Versi d’argilla” Le nuove forme di ceramica

Trenta opere da stasera in esposizione presso “Linee Contemporanee” a Salerno Istanze futuriste e fusione di miti antichi e nuovi: il lavoro nella Fornace Falcone

SALERNO. L’esperienza di mezzo secolo di ceramica in nuove soluzioni di forme e smalti. Nei suoi “Versi d’argilla”, l’artista Alessandro Mautone propone l’ultimo percorso di ricerca, con l’utilizzo anche di nuovi materiali abbinati alla ceramica. Piatti, vasi, piastre, contenitori avveniristici, sculture: in tutto trenta opere che da stasera saranno esposte presso “Linee contemporanee”, in via Parmenide a Salerno. Da un punto di vista estetico, la sua ceramica fonde miti antichi e nuovi, retaggi archetipici e istanze futuriste, come sottolinea Maria Giovanna Sessa, nel testo critico della mostra: «Il comune denominatore della poetica di Mautone è il riferimento alla cultura mediterranea: il Mediterraneo, culla di stilemi e di linguaggi artistici, ha determinato infatti una centralità simbolica, un asse immaginario intorno al quale ruotano passato e futuro. Nella sua sperimentazione dunque questo raffinato artefice ritrova i frammenti di ricordi lontani, perduti nella storia: i canopi, le metope, le stele egizie, le antefisse degli edifici romani, le rotonde forme arabescate, le decorazioni dei vasi greci, le remote scene di caccia, fino ai moduli della scultura del Novecento, di Marini e Martini». Forma, colore, materia e disegno, si sposano da sempre nell’arte di Mautone che in passato ha insegnato Modellato al Liceo Artistico di Salerno ed ha illustrato numerosi testi letterari, cimentandosi anche nell'ambito del fumetto e nell'esecuzione di maschere della Commedia dell'Arte. Linguaggi ben sintetizzati nelle opere più recenti dell’artista che «testimoniano la sedimentata cultura artistica – prosegue Sessa – e l’eredità delle cultura vietrese che non conosce né territori né confini espandendosi in tutto il suo fare arte».

Da mezzo secolo, Mautone esplora l’alchimia che si produce tra l’acqua (componente essenziale alla diluizione degli smalti) il fuoco (che nella fornace supera i 1000 gradi) e la terra (l’argilla che si trasforma in terracotta). Oltre ai suoi celebri lavori di contrapposizioni e contrasti di colori, in questa occasione Mautone rende omaggio alla materia, contaminandola con materiali inconsueti. Tutte le opere sono state realizzate materialmente in quella che è ormai “la fabbrica delle arti”, ovvero la Fornace Falcone di Montecorvino Rovella. «I pezzi sono tutti del 2013 – spiega Valerio Falcone – ma la frequentazione della nostra Fornace da parte di Sandro Mautone è di lunga data. Per noi è davvero un onore ospitarlo». La mostra si inaugura stasera alle ore 19 e sarà poi visitabile tutti i giorni dalle ore 9 alle 20, fino a giovedì 17 ottobre.

Paolo Romano

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