Matrimonio a Londra per Martina Castellana

La dermatologa transgender si è sposata il 18 ottobre alla Saint Peter Chapel Il marito è un noto professionista di origini siciliane ma residente a Roma

A tradirla è stata la fede che porta al dito. E così Martina Castellana ha dovuto svelare il suo segreto: si è sposata. La dermatologa transgender è convolata a nozze lo scorso 18 ottobre a Londra. «La fede non si può nascondere ed io la porto sempre», ammette.

Il marito è un noto professionista siciliano ma residente a Roma. «Ci conosciamo da diverso tempo - racconta - ma non abbiamo mai voluto pubblicizzare troppo il nostro rapporto».

Il rito è stato officiato presso la Saint Peter Chapel di Londra alla presenza di un pastore anglicano. Testimoni delle nozze i nipoti della Castellana che vivono a Londra. «Avrei tanto voluto sposarmi a Las Vegas alla presenza di un corso gospel», scherza la professionista che poi aggiunge: «E’ nato tutto da una provocazione - racconta la dottoressa - da una frase che scrissi tempo fa su Facebook. Poco dopo mi incontrai con il mio compagno e lui mi diede questi due biglietti e mi disse “ci sposiamo a Londra”».

La decisione di sposarsi assume per la Castellana, da sempre in prima linea nelle battaglie per il riconoscimento delle pari opportunità, un valore sopratutto simbolico. «L’amore - spiega - non ha bisogno di questi uffici, però in un Paese come l’Italia sarebbe giusto che ognuno potesse sorridere davanti all’altare e promettere al proprio compagno di essergli fedele fino alla morte. Mi sarebbe davvero piaciuto potermi sposare in Italia ma purtroppo siamo molto arretrati».

Discorso molto simile per quanto riguarda il problema delle adozioni. «Mi è capitato a volte di parlare con il mio compagno di questo argomento - spiega - Se avessi avuto trent’anni mi sarei battuta strenuamente, ma non voglio fare la nonna adottiva. Avrei invece voluto fare la mamma. E questa deve essere una possibilità da dare a tutti».D’altronde la Castellana ha parlato dell’argomento elezioni proprio nel suo ultimo libro “Il bambino ruvido”.

Un lieto evento si trasforma quindi nell’occasione per lanciare un appello all’eguaglianza. Un appello affinchè vengano garantiti a tutti i diritti civili come avviene in tanti altri Paesi. Non è la prima volta che un momento speciale della dermatologa salernitana diventa lo spunto per fare luce sui gravi problemi di diseguaglianza che colpiscono soprattutto la comunità Lgbt. Così fu ad esempio nel settembre del 2011 quando riuscì a vincere una importante battaglia. Diventare anche per l’anagrafe Martina, prima transgender italiana non operata ad aver ottenuto la rettifica dei dati anagrafici. Per ottenere quel riconoscimento fu necessario il parere favorevole del ministero dell’Interno.

Ma dopo un 2013 ricco di una così bella sorpresa, cosa si augura la Castellana per questo anno appena iniziato? «Desidero salute, serenità e gioia. La auguro anche agli altri e perchè no anche meno tasse e meno bugie da parte di chi ci governa a momenti alterni».

L’animo del politico emerge sempre nella Castellana, anche adesso che porta la fede al dito.

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