piazza della libertà

Materiali e gara d’appalto Ispettori europei al Comune

L’obiettivo era quello di verificare come fossero stati finora spesi i fondi stanziati per la realizzazione di piazza della Libertà. E così ieri mattina, sono approdati in Comune gli ispettori dell’Un...

L’obiettivo era quello di verificare come fossero stati finora spesi i fondi stanziati per la realizzazione di piazza della Libertà. E così ieri mattina, sono approdati in Comune gli ispettori dell’Unione europea: una quindicina di funzionari accompagnati da rappresentanti del Ministero e della Regione, sono stati ricevuti dai dirigenti comunali che, sin dalle prime ore del mattino, hanno provveduto a mostrare loro tutti i faldoni richiesti. In Campania erano due gli interventi pubblici attenzionati: la piazza sul mare tanto cara al sindaco De Luca, sulla quale pesa un’inchiesta della Procura dopo il cedimento di una porzione del solaio di copertura dei parcheggi, ed il parco urbano di Bagnoli, a Napoli. L’ispezione è iniziata con un sopralluogo al cantiere, che ha interessato anche i lavori che dovranno essere effettuati per la torre dell’Autorità portuale. Poi gli esponenti dell’Unione europea si sono riuniti in sala giunta con il nuovo responsabile del procedimento, l’ingegnere Luca Caselli, dirigente del settore ambiente del Comune ed altri tecnici. La riunione è durata fino alle 17 di ieri pomeriggio, e ha riguardato una verifica certosina degli appalti e delle gare, l’analisi dei vari Sal finora attuati dall’amministrazione sulla piazza e anche quella dei materiali adoperati. Una nota di colore: gli ispettori europei si sono dimostrati scettici sull’utilizzo della pietra lavica, reputandola una scelta che ha automaticamente tagliato fuori dall’appalto le ditte che non provengono dal territorio locale. Eccezione alla quale i rappresentanti di Palazzo di Città hanno risposto, sostenendo che era intenzione dell’architetto dare all’area una caratterizzazione con un materiale tipico delle nostre zone. Una seconda eccezione ha riguardato il peso nell’attribuzione della gara rappresentanto dalla valenza artistica dell’opera, mentre non sono stati approfonditi i motivi che hanno portato la Procura a sequestrare una parte cospicua del cantiere, perchè lo scopo della visita era soltanto quello di rilevare se i fondi finora stanziati sono stati effettivamente utilizzati per gli scopi indicati all’Unione europea. E’ la terza volta che, in questi anni, sono a venuti Salerno, l’ultima risale al 2010. Tipologia dei materiali adoperati e tipologia della gara d’appalto adottata (condizioni e termini), i due punti su cui si è focalizzata l’attenzione degli accertamenti, che saranno nelle prossime settimane oggetto di una dettagliata relazione. Intanto al Comune cresce l’attesa per il dissequestro dell’intero cantiere che la magistratura potrebbe disporre già nelle prossime settimane.(b.c.)

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