Masuccio e Manfredi: i taxi non entrano

Security e sbarre negano l’accesso. La disavventura di un gruppo di turisti costretti a farsela a piedi sotto la pioggia

Sono stati costretti, bagagli alla mano e sotto la pioggia battente, a percorrere a piedi circa trecento metri per raggiungere la biglietteria del molo Masuccio dalla quale erano in partenza i traghetti diretti in costiera amalfitana. Alcuni turisti, che alloggiano al Novotel, ieri mattina avevano contattato la cooperativa Radio taxi Salerno per farsi prelevare ed accompagnare fino a destinazione. Ma giunto in piazza della Concordia, il tassista è stato bloccato da un vigilantes che si è rifiutato di aprirgli la sbarra automatica. Inutili le rimostranze del conducente, che, pur mostrando all’operatore i documenti di identità, si è visto rifiutato l’accesso. I suoi passeggeri sono stati così costretti a scendere prima del previsto, a caricarsi le borse in spalla e a farsela a piedi, tra più di una lamentela contro un servizio negato.

«Altro che città turistica - ha tuonato il presidente della cooperativa Gaetano Ricco - siamo ancora all’Abc». Indispettito per il pessimo biglietto da visita che la città ha offerto, Ricco ha dunque deciso di scrivere una nota al vetriolo indirizzata alla Claai, al sindaco De Luca ed agli assessori comunali alla Mobilità, Turismo ed Attività produttive Luca Cascone, Vincenzo Maraio e Franco Picarone. «Questa mattina è stata scritta una brutta pagina, relativa all’accoglienza ed ai servizi per i turisti che visitano la nostra città. Infatti, a titolo di benvenuto, un gruppo di persone prelevate da un taxi del www.radiotaxisalerno.it, al Novotel, ha dovuto percorrere a piedi e sotto la pioggia battente il tratto che va da piazza della Concordia fino alla biglietteria della stazione marittima sita sul molo Masuccio. Causa di tutto ciò il divieto di accompagnare i turisti nei pressi della biglietteria, imposto dalla security con il dictat verbale “da oggi in poi non potete più entrare con i taxi” - denuncia il presidente della cooperativa - Nel pensare che la decisione non è intenzionale, ma dovuta ad un semplice difetto di comunicazione, ci auguriamo che il problema venga al più presto risolto». Del resto, sottolinea Ricco, non potrebbe essere diversamente, assodato che in tutte le città del mondo l’accesso ai taxi nelle aree portuali è consentito: «Quando andiamo al Beverello di Napoli, arriviamo fino a un metro dai traghetti - racconta - Del resto offriamo un servizio pubblico e non è giusto che salernitani e turisti non possano usufruirne».

I timori principali sono per i crocieristi: «Visto che lo stesso varco da frontiera militare è stato istituito anche al molo Manfredi, quando attraccheranno le navi da crociera che cosa faremo? Chi spiegherà agli stranieri che devono farsi mezzo porto commerciale a piedi per poter poi usufruire di un servizio che li conduca in centro? Sono situazioni da terzo mondo e ci auguriamo non siano frutto di una scelta precisa ma solo di una incomprensione, altrimenti è evidente che qualcuno ha deciso di non metterci più nelle condizioni di poter lavorare». Una risposta potrebbe arrivare nella giornata di domani: nel frattempo l’assessore Cascone ha già avviato una serie di verifiche per capire in che termini sia possibile ripristinare l’accesso ai taxi, «anche perchè siamo tra l’altro tutti già “schedati” da anni, da quando cioè offriamo a prezzo agevolato un servizio di transfer per le navi da crociera», ha concluso Ricco. Può una sbarra ostacolare il turismo? «Sarebbe ridicolo», tagliano corto i tassisti. Intenzionati a mobilitare anche i vertici della Claai se il problema non sarà risolto in tempi brevi.

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