Masso della Signora ridotto a discarica

Tra le erbacce spuntano perfino siringhe. Cartoni e bottiglie deturpano il punto panoramico

C’è un posto a Salerno che in molti conoscono e che è un simbolo di pace, di tranquillità e di amore soprattutto. Di gioco per i più piccoli anche. Di studenti che marcano scuola per una giornata trasgressiva e tanto altro. Un posto dove molti ragazzi si sono dichiarati eterno amore, guardando dall’alto in basso un panorama mozzafiato della città.

È il punto panoramico in località Masso della Signora, appena risalendo via Belvedere, che sovrasta incontrastato sia la zona nord che quella sud, lasciando a bocca aperta chi ci va per trascorrere anche solo pochi attimi di relax.

Un punto accessibile da una piccola scalinata che pare quasi naturale tanto le radici degli alberi siano perfettamente scolpite, creando un piccolo sentiero che porta al promontorio. Un albero solitario spicca tra gli altri.

È lui la star di quel posto, sorvegliando Salerno dall’alto. Ma quel posto non esiste quasi più. Quello che resta è solo un ammasso di rifiuti, di immondizia sparsa al suolo, bottiglie di vodka, lattine di coca cola, birra, cartacce da rosticceria con gli interi cartoni. Un letamaio. Quel posto romantico, che in molto hanno impresso nel cuore e nella memoria, è diventato orda dei soliti incivili. Non solo.

È diventato anche ricettacolo per tossicodipendenti che non si fanno scrupolo nel lasciare siringhe abbandonate, dove giocano spesso bambini portati dai nonni a trascorrere qualche ora all’aria aperta.

E stavolta poco entra in gioco la scarsa presenza degli operatori ecologici o del Comune che sì, potrebbe installare qualche cestino all’interno dell’area, ma si ha a che fare purtroppo con le persone, con quei ragazzi e quegli adulti che di rispetto per la natura ne hanno poco.

Tra gli alberi mossi dal vento, nel silenzio di una collina che ospita ancora oggi, a poca distanza, tracce di storia con il bunker di avvistamento costruito durante il periodo bellico, non vi è più poesia. Solo spazzatura.

Forse l’unico atto accettabile è rappresentato dal bello di quei cuori rossi dipinti sugli alberi, a volte scolpiti, quasi a suggellare l’amore.

Ma non appena li si guarda, l’attenzione è spostata poco più in là su grossi contenitori di polistirolo, inconsciamente lasciati al suolo senza criterio. L’erba alta cresce alta, mentre gli insetti proliferano insieme ai ratti, andando a raccattare cibo dai cartoni unti, tra rimasugli di arancini e crocché. Magari, considerando le scarse risorse del Comune, potrebbe darsi che quel posto, per molti magico, possa avere una priorità minore.

Ma per quei pochi che lì ci hanno passato momenti indimenticabili, vedere quel grande, grosso albero che regna incontrastato sul promontorio, sopra il golfo di Salerno, totalmente in balia dell’inciviltà, è davvero un colpo al cuore.

©RIPRODUZIONE RISERVATA