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Marta Santoro si difende «Non c’è stata calunnia»

CAPACCIO. «Nessuna calunnia c’è stata, ho riportato fatti esposti in denunce». Marta Santoro, l’ex comandante della stazione della Forestale di Foce Sele, è stata rinviata a giudizio dal gup Maria...

CAPACCIO. «Nessuna calunnia c’è stata, ho riportato fatti esposti in denunce». Marta Santoro, l’ex comandante della stazione della Forestale di Foce Sele, è stata rinviata a giudizio dal gup Maria Zambrano per aver denunciato il consigliere comunale Pasquale Mazza di aver corrotto il funzionario comunale Carmine Greco, pagando a quest’ultimo una tangente per le autorizzazioni urbanistiche e commerciali rilasciate al supermercato Eurospin.

«Con la opportuna serenità d’animo e profondo rispetto sia dell’operato del pm sia della decisione del gip - dice la Santoro – posso affermare che in dibattimento avrò l’opportunità di dimostrare, attraverso il mio legale Michele Sarno, che non vi è stata nessuna calunnia da parte mia, avendo riferito fatti riportati in esposti pervenuti al comando stazione e oggetto di una indagine della procura di Salerno nonché di una commissione d’indagine nominata dal comune di Capaccio, il tutto debitamente documentato».

L’ex comandante della Forestale si dice pronta a portare in dibattimento le prove per sviscerare compiutamente la vicenda che ha portato al rilascio dell’autorizzazione commerciale al supermercato Eurospin. Anche la perizia di un consulente tecnico del Comune, a supporto del suo operato. Il processo di primo grado che si annuncia ricco di colpi di scena, sarà incardinato dinanzi al giudice monocratico Fabio Zunica del tribunale di Salerno. La prima udienza è in calendario il prossimo 9 giugno. Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Enrico Tedesco e Lucio Basco.(m. l.)

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