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Marmi nella fontana Giudice Nel mirino incivili e vandali

EBOLI. Sporcizia, scostumatezza, mancanza di rispetto per l’ambiente e scarso senso di civiltà. Nonostante gli sforzi dell’amministrazione e nonostante in molti abbiano invitato più volte i loro...

EBOLI. Sporcizia, scostumatezza, mancanza di rispetto per l’ambiente e scarso senso di civiltà. Nonostante gli sforzi dell’amministrazione e nonostante in molti abbiano invitato più volte i loro concittadini a rispettare le regole basilari per vivere nel rispetto del prossimo e di ciò che li circonda, sono tanti purtroppo i casi di inciviltà che negli ultimi giorni hanno evidenziato ancora una volta questo modo di comportarsi di una parte dei cittadini.
In primis la questione rifiuti: sono tanti i luoghi in cui si trovano secchi dell’immondizia o campane per la raccolta della spazzatura che restano vuote perché il cittadino preferisce lasciare i propri rifiuti in mezzo alla strada o ai piedi del cestino ma non dentro, per poi lamentarsi che la propria città è sporca.
Altro caso recente, risolto con celerità dall’amministrazione, è quello dei marmi gettati nella fontana del monumento dedicato alla memoria di Vincenzo Giudice, dove qualcuno dopo aver sradicato i marmi che si trovano in Piazza delle Repubblica nelle aiuole degli alberi, ha deciso di gettarli senza alcun motivo nell’acqua della fontana.
Ultimo caso, ma non per importanza, è quello che riguarda via Tavoliello e i lavori in corso per la riqualificazione della zona: uno dei problemi principali è sempre stato quello della sosta selvaggia sui marciapiedi su ambo i lati e anche per questo si era deciso che i nuovi marciapiedi sarebbero stati più alti per impedire questa “brutta abitudine” che si era creata.
Ebbene, nonostante i vari divieti leggibili e visibili da tutti e nonostante i nuovi lavori, molti cittadini continuano incuranti a parcheggiare ovunque, anche solo per andare a prendere un caffè al bar, nonostante il continuo lavoro dei vigili urbani nel multare i trasgressori e nonostante ci sia un parcheggio lasciato completamente vuoto a pochi passi.
«Non ci sono più i costumi e le tradizioni di una volta – lamenta il professore Paolo Abbinente – Non c’è più disciplina e purtroppo non c’è più rispetto né per se stessi né per i luoghi in cui si vive. Monumenti offesi, memorie disonorate. Ci vuole una presa di coscienza, perché Eboli si sta distaccando troppo dalle sue radici storiche e ricche di cultura». Se da una parte non tutti i problemi dipendono dalle azioni dei cittadini, dall’altra bisogna cercare di dare una sterzata a questo malcostume perché i gesti incivili sono diventati troppi.
Filippo Folliero
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