IL CASO

“MarMeeting” a Cetara, Furore insorge

Riparte la gara di tuffi ma dopo 30 anni la location non è il fiordo. Della Monica: «Si farà al porto». Querelle Milo-Ferraioli

CETARA/FURORE - Ogni anno, in una delle prime domeniche di Luglio, nell’incantevole scenario del fiordo di Furore, si tiene la manifestazione sportiva internazionale “Mar-Meeting”, il campionato mondiale di tuffi dalle grandi altezze. Non quest’anno, a quanto pare: l’evento si sposta a Cetara. Un cambio epocale, ufficializzato dal sindaco del paese delle alici, Fortunato Della Monica , a seguito dell’annuncio del patron della manifestazione, Oreste Varese . Via da Furore, dopo più di trent’anni. «Il “MarMeeting” - le parole del sindaco cetarese - si terrà a Cetara nella prima settimana di settembre. Verrà installata una piattaforma di 27 metri nel braccio di sopraflutto del porto». È entusiasta, Della Monica: «Dedicheremo una settimana alle attività sportive correlate al mare. Faremo una partita di pallanuoto con una squadra di serie A, una gara di nuoto da Vietri a Cetara e chiuderemo in gran bellezza, la domenica, con la gara di tuffi degli atleti internazionali in diretta su Rai1».

E a Furore esplode la rabbia, della quale si fa portavoce l’ex sindaco, Raffaele Ferraioli , che lancia pesanti accuse all’indirizzo della maggioranza che sostiene il suo successore, Giovanni Milo: «Giornali e riviste con centinaia di articoli, passaggi nella rete televisiva, audience da record, due ore di diretta Rai, una vera fortuna per la promozione turistica del nostro paese, con risultati documentabili e documentati ». È tutto ciò che era, per l’ex sindaco di lungo corso, il “MarMeeting” per Furore. «Incapaci. Stanno strangolando la nostra economia: altro che Covid! I furoresi si rendano conto: questi signori stanno realizzando un vero e proprio disastro», gli strali di Ferraioli all’indirizzo di Milo. Il sindaco e la sua maggioranza, quelli di “Insieme per Furore”, non ci stanno: «Il “MarMeeting” - le parole postate sui social dal gruppo in risposta alle accuse di Ferraioli - non si tiene più da qualche anno. La causa? Avete chiuso il Fiordo - le stilettate rivolte direttamente a Ferraioli - e quest’amministrazione, l’11 luglio scorso, lo ha riaperto, ancorché parzialmente». Il gruppo di Milo si chiede «come mai non sia stato fatto prima» e contrattacca: «Queste si che sono da considerare incapacità ed inettitudine politico-amministrativa ».

Il sindaco parla delle trattative avviate con Varese: «Con lui e con il figlio - fanno sapere da Palazzo di Città - abbiamo più volte parlato della possibilità di riedizione del “MarMeeting”». Della Monica informato, Milo no, a quanto riferito: «Nessuno ha mai riferito di non essere interessato allo svolgimento della manifestazione. Se l’associazione guidata da Varese ritenesse di non volere più svolgere la manifestazione a Furore, sarebbe una decisione unilaterale». Ad oggi, però, «non ne abbiamo notizia, ce ne dogliamo e chiediamo eventualmente venga rivista ». E poi la stoccata: «Già nel 2019, proprio subito dopo le elezioni che ci hanno visti primeggiare, era stato dichiarato ancora unilateralmente di voler spostare il “MarMeeting” a Maiori. Comunque Varese ci faccia sapere cosa intende fare».

Antonio Di Giovanni