Marinai sugli alberi per gli onori a Capo Palinuro

La nave scuola della Marina militare ha costeggiato il promontorio di cui porta il nome

PALINURO. Vele issate e marinai sugli alberi per il saluto a Capo Palinuro. Un inchino ufficiale per onorare il promontorio che porta il suo stesso nome. È la nave scuola “Palinuro” della Marina militare (ribattezzata così in onore del mitico nocchiero di Enea nell'Eneide di Virgilio) che giovedì pomeriggio ha costeggiato il capo attirando l’attenzione della gente che ha seguito dalla spiaggia la cerimonia di saluto. Il sindaco di Centola Carmelo Stanziola ed il suo vice Silverio D’Angelo hanno onorato l’equipaggio avvicinandosi alla nave con una piccola imbarcazione della cooperativa Palinuro porto. «È un onore per il nostro Comune poter ammirare così da vicino una nave così importante e prestigiosa per la marineria italiana. Stiamo lavorando – continua il sindaco - per riuscire a portarla per qualche giorno nel nostro porto , forse ad ottobre». A guardarla vengono in mente storie di coraggio e di avventure in mare, di notti di tempeste e approdi miracolosi. La nave scuola Palinuro ha un fascino innegabile. «È stata un’emozione unica – aggiunge il vice sindaco – il comandante ci ha salutati ufficialmente dalla prua della nave con il saluto militare». Il Palinuro è una goletta di tre alberi più uno di bompresso. Fu costruita e varata nei cantieri di Nantes, in Francia, nel 1934, col nome di Commandant Louis Richard. Un nome altisonante, che un po’ strideva col suo utilizzo per la pesca dei merluzzi. Nel 1951 la Marina militare italiana l’acquistò per affiancarla all’Amerigo Vespucci, sostituendo la Cristoforo Colombo, venduta all’Unione Sovietica. Oggi è una nave scuola sulla quale viaggiano 31 allievi nocchieri, meccanici e motoristi navali della scuola allievi sottufficiali Maddalena, più i sette istruttori che li seguono. Il Palinuro ha effettuato le campagne addestrative toccando la maggior parte dei porti del Mediterraneo e del Nord Europa. E non solo: la sua unicità gli ha anche permesso di prendere parte ai più prestigiosi raduni di imbarcazioni e navi d’epoca e alle regate delle Tall Ships, come la Cutty Sark, l’Amsterdam Sail e il raduno delle vele d’epoca di Imperia. «È una nave simbolo delle tradizioni e dei valori della Marina militare – spiega il tenente di vascello Massimo Ruggiero, comandante del Circondario marittimo di Palinuro – Un pezzo della nostra storia. Speriamo di poterla presto ospitare nel nostro porto e magari organizzare a bordo delle visite guidate rivolte ai ragazzi e a tutti gli appassionati del mare».

Vincenzo Rubano

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