porti e diporto

Marina d’Arechi, chiusa l’asta sulle quote Invitalia

Si definirà entro fine mese la procedura per la vendita delle quote Invitalia nel porto Marina d’Arechi. L’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa ha messo in...

Si definirà entro fine mese la procedura per la vendita delle quote Invitalia nel porto Marina d’Arechi. L’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa ha messo in vendita le sue azioni nell’infrastruttura turistica salernitana, cioè il 32 per cento del capitale, per un valore di 25 milioni di euro di cui due ancora da versare. Scaduti i termini per la presentazione delle offerte, Invitalia ha affidato a una commissione composta da soggetti esterni il compito di aprire le buste e valutare le proposte, e al momento non è chiaro se per la partecipazione nel porto salernitano siano arrivate domande. Il bando riguarda infatti tutte le partecipazioni dell’Agenzia negli scali portuali italiani, nate per favorire lo sviluppo turistico sostenendo progetti meritevoli e adesso in via dismissione senza aspettare la scadenza (pure prossima) degli otto anni previsti dall’iniziativa. Oltre al 32 per cento di Marina d’Arechi, Invitalia (quindi lo Stato) ha messo all’asta il cento per cento del capitale azionario di Marina di Portisco (in Sardegna) e della srl Trieste navigando, il 51 per cento di Porto delle Grazie (in Calabria) e il 49 del porto turistico di Capri, dove a voler rilevare le azioni è il Comune, che4 già detiene la quota di maggioranza. Una delibera del consiglio comunale ha infatti chiesto a Invitalia di fermare la vendita ai privati, spiegando che l’ente non li vuole come soci. L’aggiudica definitiva delle azioni è infatti subordinata al gradimento della società “target”.

A Salerno il gruppo Gallozzi, che detiene quasi il settanta per cento di Marina d’Arechi, non sembra al momento interessato a rilevare la quota di Invitalia e per il momento resta alla finestra. Una nota si limita a sottolineare che in vendita non c’è il porto ma solo le quote dell’Agenzia statale. «Invitalia – si spiega – sottoscrisse, con una uscita già preventivamente programmata, una quota di minoranza del capitale sociale, così da accompagnare l’iniziativa nella fase di partenza. Avvicinandosi la positiva conclusione del periodo di start up, Invitalia ha ritenuto di proporre al mercato, unitamente alle partecipazioni detenute nelle società di altri porti turistici, la collocazione della quota di minoranza posseduta in Marina d’Arechi».