AMBIENTE

Mare Mostrum, la Campania è primanella classifica di Goletta Verde

Il rapporto degli ambientalisti è spietato: troppi abusi edilizi e carenza di depuratori lungo tutta la costa della Campania. A Salerno, presso la Lega navale, Legambiente farà il punto sullo stato di salute delle acque. E' la cementificazione selvaggia a creare maggiore allarme. Le inchieste della magistratura

Buone pratiche e criticità. Goletta Verde, la storica campagna di informazione di Legambiente, torna come ogni estate in Campania e nel salernitano per fare il punto sullo stato di salute del mare. Domani, alle 11.30, alla Lega Navale di Salerno, saranno resi noti i dati raccolti tappa dopo tappa. Ma qualcosa già trapela e non sono buone notizie.
La nostra regione si conferma infatti prima nella classifica del mare illegale, ricavata dai reati rilevati nel 2010 da Capitanerie di Porto, Corpo forestale, Guardia di Finanza e Noe dei Carabinieri: abusi edilizi sul demanio, assenza di depurazione, pesca di frodo, violazioni al Codice della navigazione. Se la  media italiana è di 1,6 infrazioni ogni km di costa, in Campania è di quattro infrazioni per km. E’ qui che si concentra il 15,8 per cento dei reati compiuti in tutta la Penisola: 5 al giorno, per un totale di 1.872 infrazioni, 2.474 persone denunciate o arrestate e 656 sequestri.
Alla Campania seguono Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna, tutte accomunate dalla piaga del “Mare Mostrum”. Tra i reati regionali primeggiano la scarsa depurazione e gli scarichi illegali con il 34 per cento (648 infrazioni, 924 persone denunciate o arrestate e 322 sequestri) e l’abusivismo edilizio con il 27 per cento (508 infrazioni, 924 tra persone arrestate e denunciate, 322 sequestri). Il dossier “Mare Mostrum” segnala anche «la vera e propria emergenza» della pesca illegale a danno dei pescatori onesti. Tanto diffusa quanto redditizia «e difficile da contrastare per le forze di polizie, costrette a misurarsi con bande agguerrite e dotate tecnologicamente». Ancora un triste primato per la Campania, con 395 infrazioni, 353 soggetti denunciati o arrestati, 100.311 kg di pesce sequestrato (tonno rosso e datteri).
In questo quadro così fosco, non mancano i segni di una inversione di tendenza, attribuita al lavoro di amministrazioni virtuose e magistratura: nella sezione ambientale della Procura di Napoli, che si occupa di abusivismo edilizio, in tre anni sono diminuiti sia i procedimenti giudiziari a carico di soggetti noti (da 15.614 a 10.762) che ignoti (da 33.215 a 8.650).
Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, parla di una Campania “doppia”. Una «deturpata da cemento illegale e inquinata dalla scarsa depurazione. L’altra virtuosa, rappresentata dalle località premiate dalla Vele della Guida blu, che deve trainare le amministrazioni che puntano sulla cementificazione».
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