Mare inquinato a Salerno «Monitorare le fogne»

Il consigliere comunale Lambiase al depuratore per verificarne il funzionamento «L’impianto è perfetto ma sconta problemi “esterni” che ne riducono l’efficienza»

SALERNO. Continua l’indagine sull’inquinamento delle acque del nostro mare da parte del consigliere comunale Gianpaolo Lambiase (Salerno di tutti). Dopo la richiesta di una mappatura degli scarichi fognari della città, Lambiase, dando «credito a chi individuava nel depuratore la causa dei problemi» ha fatto visita all’impianto accertando di persona il funzionamento. «Mi son fatto l’idea – scrive Lambiase in una nota a margine della visita – che il depuratore è perfettamente funzionante e le cause degli inquinamenti sono tutte “esterne”».

Per il consigliere comunale «due problemi riguardano però l’impianto: la scarsissima dotazione di personale, ed il fatto che il depuratore accoglie non solo acque nere e bianche provenienti dalla fognature, ma anche una serie di impurità (sabbie di fiume e “corpi estranei”) che aumentano notevolmente i costi di gestione, aggravando quindi l’importo delle “bollette” pagate dai cittadini».

Cause esterne da ricercare «in parte dalla mancanza di depurazione delle acque reflue dei Comuni della costiera amalfitana, dall’attività delle navi che attraccano al porto commerciale, dal fiume Tusciano a sud di Salerno». Ma anche dalla «nostra rete fognaria: una rete mista (in un unico tubo si accolgono acque nere e di pioggia), insufficiente rispetto al “carico abitativo”, non monitorata, né “mappata” (non esiste una “cartina” completa delle fogne cittadine)».

A tutto ciò, spiega Lambiase «si aggiunge un problema che aggrava notevolmente la situazione: i corsi d’acqua e torrenti cittadini intubati (Fusandola, Rafastia, Fuorni, Mercatello etc.) sono di fatto fogne nelle quali “scaricano” i quartieri della città. Sono dotati alla foce di un muro (detto “barrafogna”) che ha la funzione di deviare nella rete le acque nere miste ad altre impurità. Ad ogni minima pioggia il sistema va in tilt, scaricando a mare i liquami». Per Lambiase si tratta di «anomalie strutturali importanti dei sottoservizi cittadini, che hanno necessità di interventi urgenti, se non si vuole compromettere la salute dei cittadini e le prospettive di sviluppo turistico, che si basano principalmente sulla risorsa mare».

Insomma parlando di centinaia di milioni di fondi europei da assegnare al nostro territorio, per Lambiase «una delle priorità è sicuramente quella di monitorare, potenziare, rendere efficiente ed adeguata la rete fognaria cittadina». Un intervento già chiesto dal consigliere comunale e che «l’Amministrazione comunale di salerno non può continuare ad ignorare».

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