Marco sferra “un calcio alla Sla” 

SANT’ARSENIO. Un autore molto speciale, Marco Scelza, testimone di coraggio e forza, ha presentato mercoledì il libro: “Un calcio alla Sla”, della giornalista Gabriella Serravalle con prefazione di Gianluca Vialli, il cui ricavato sarà devoluto alla ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica. Nell’aula multimediale di palazzo Fiordelisi, a Sant’Arsenio, c’erano amici, conoscenti e persone incontrate per la prima volta che hanno incrociato la sguardo di Marco e ascoltato con commozione le varie testimonianze e riflessioni sulla Sla. All’incontro, moderato dal dottor Vincenzo Iuliano, sono intervenuti il sindaco Donato Pica, i dottori Pietro Greco, Gabriele Mare, Stefano Tortoriello e Sebastiano Zirpoli. «Il caso di Marco è emblematico – ha spiegato il dottor Greco, responsabile del reparto di Neurologia dell’ospedale di Polla – perché la Sla non permette molti anni di vita, si muore in tre-quattro anni dall’insorgenza della malattia». Nel libro c’è la vita di Marco in forma epistolare, tramite un lettore oculare per lanciare tanti messaggi al “mondo dei sani”. Emigrato da giovane a Torino, Marco Scelza, di Salvitelle, avrebbe voluto creare «la famiglia perfetta», poi gli venne diagnosticata la Sla. Sulla carrozzina ha il suo “MyTobii” che gli consente di dialogare. Marco rinnova ogni giorno il suo “sì” alla vita ed esce di casa accompagnato da Carmela, sua moglie dall’86. «Credo che sia la sua fibra, la sua forza mentale a farlo convivere con la Sla da oltre vent’anni – ha aggiunto Greco – e a portare il messaggio forte di lottare ogni giorno, usa il comunicatore oculare per dialogare, è nostro amico sui social e invita all’uso di questa tecnologia perché senza sarebbe la fine. Anche per i malati di Sla nel Vallo di Diano arrivano questi computer – ha concluso Greco – essenziali per convivere con la malattia e comunicare». L’iniziativa è stata sostenuta dalla Pro Loco.
Lucia Giallorenzo
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