Marai, quella dozzina d’anni nel “dolce esilio” di Salerno

Alle 17 nella sala convegni del Bar Moka la proiezione della sua vita in città Vecchie immagini girate dalla famiglia Iorio nel condominio di via Trento

SALERNO. Vecchi nastri, video otto, immagini tanto preziose quanto inedite che mostrano lo scrittore ungherese colto nella vita di tutti i giorni, nel suo “dolce esilio” salernitano. È quanto contiene il filmato su Sandor Marai che verrà proiettato oggi pomeriggio alle 17 nella sala convegni del bar Moka a Salerno. A presentarlo sarà l’associazione italo-ungherese che porta il nome dello scrittore. Il documentario contiene le uniche immagini filmate dello scrittore che lo ritraggono, assieme alla moglie Ilona Matzner, in alcuni momenti felici del loro lungo esilio a Salerno, dal 1968 al 1980.

Furono girate dai vicini di casa, la famiglia Iorio, dirimpettaia dello scrittore nel condominio di via Trento 64, passato alla storia solo dopo, quando ci si rese conto che dentro vi dimorò, in quasi totale anonimato, uno dei più grandi interpreti della letteratura del Novecento. Nel filmato scorrono le immagini serene di feste familiari: una prima Comunione, il giorno del matrimonio delle figlie di Mario e Carmelina Iorio.

Sandor Marai e la sua consorte trascorrevano spesso momenti insieme ai loro amici salernitani, tra una semplice cena improvvisata, una chiacchierata, una conviviale organizzata per un particolare evento. Marai, che era innamorato del nostro Sud e spesso se ne andava di primo mattino a passeggiare sul lungomare di Pastena per parlare con i pescatori e i bagnanti, partecipava con sincerità agli incontri con la famiglia Iorio.

Oltre alla proiezione del documentario - dal titolo “Luce e mare. Sàndor Màrai a Salerno 1968-1980” – si parlerà stasera del ruolo dello scrittore nel processo storico del Novecento che ha portato all’Europa unita. Marai pagò con l’esilio la difesa del valore della libertà, con un continuo pellegrinaggio attraverso il mondo. Salerno rimase sempre nel suo cuore; anche quando si trasferì negli Stati Uniti, non dimenticò mai i dodici anni vissuti in città. L'Associazione culturale "Sándor Márai" è stata fondata nel 2005 da Renato Mazzei, sua moglie Elisabetta Greksa e Giuseppina Di Stasi. La presidente onoraria è Judit Jaki, unica nipote dello scrittore. Judit vive nella capitale ungherese Budapest dove, insieme al sodalizio salernitano, si sta cercando di allestire un grande museo. All’incontro di oggi interverranno: Renato Mazzei, Erzsebet Greksa, Valerio Iorio, Ermanno Guerra, Tino Iannuzzi, Pino Arlacchi, Nicola Castorino. Ospite d’onore sarà l’Ambasciatore d’Ungheria, Jànos Balla.

Paolo Romano

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