Mara snobba Salerno «Disponibile» a Napoli

L’ex ministro Carfagna: «Sono pronta a candidarmi, se me lo chiederanno» Il centrodestra: «Peccato, soltanto con lei potremmo trovare l’unità»

SALERNO. La frase esatta, riportata dal quotidiano Libero è: «Sono pronta a candidarmi, se me lo chiederanno, ma a condizione che sia una candidatura unificante, il centrodestra vince se si aggrega intorno a un nome». Ma candidarsi dove? A questo punto ogni comune della Campania che andrà al voto nel 2016, si è sentito legittimato a pensare che l’ex ministro di Forza Italia, la salernitana Mara Carfagna fosse la candidata del centrodestra. Del resto anche a Salerno il centrodestra è diviso, così come a Battipaglia e in qualche altro comune del Salernitano. All’Huffington Post precisa: «Chi fa politica sa bene che ci sono dei momenti in cui è difficile tirarsi indietro. Per questo nel 2010, con spirito di servizio, accettai di candidarmi come capolista alle Regionali. Conosco le regole della politica ma credo anche che, in vista delle amministrative, il centrodestra debba presentarsi unito e a Napoli c’è già in campo Lettieri. Il suo impegno va sostenuto e incoraggiato». Dunque Mara Carfagna intedeva dare la sua disponibilità a candidarsi alla poltrona di primo cittadino di Napoli non di certo a Salerno. Eppure a chiedere alla parlamentare salernitana di traghettare il centrodestra alla conquista di Palazzo di Città, erano in tanti a Salerno. Nel suo stesso partito, l’ex coordinatore cittadino Antonio Roscia lo ha gridato da tempo dalle colonne del suo profilo facebook. Anche Roberto Celano, che fuori dal centrodestra tradizionale punta alla riconferma da consigliere con la sua lista civica “Attiva Salerno” pensa che «davanti a una candidatura di questo peso, credo che ognuno sia pronto a fare un passo indietro».

Anche Antonio Cammarota - che con la lista “La nostra libertà” prova a riconquistare un posto in consiglio - la pensa allo stesso modo di Celano: «Con lei e solo con lei il centrodestra è unito» ed aggiunge: «Avrebbe il dovere politico e morale di farlo a Salerno» soprattutto dopo aver dichiarato che «ci vuole una personalità forte che non divide ma unisce. Allora mi chiedo - aggiunge Cammarota - chi più di lei?».

«Preferirei che la Carfagna avesse detto più chiaramente di essere disponibile a candidarsi a Salerno - commenta Rosario Peduto, Noi con Salvini - In questo modo avremmo già risolto il problema politicamente rilevante di un centrodestra che rischia, in città, di concorrere alle prossime amministrative con almeno sei candidati di area. Ad ogni modo, il nostro movimento sarebbe da subito parte del cartello politico-elettorale in suo sostegno». Ma così non è perché la Carfagna pare non abbia alcuna intenzione di candidarsi a Salerno. Del resto il suo è da sempre un «ruolo nazionale» come sussurra qualcuno all’interno del partito. Alla soglia dei 40 anni, Mara Carfagna è proiettata più a «ricoprire un ruolo importante all’interno del partito nazionale. È un leader non le si può chiedere di candidarsi a Salerno» sussurravano spesso dalla sede di porta Elina. Intanto però, da leader, non riesce a compattare il centrodestra in città - non ci riescono nemmeno gli altri - ma Forza Italia dovrebbe avere una certa leadership ed esercitarla. L’unica indicazione lanciata è quella «all’unità». Anche se a Salerno non ci sembri suoni come un diktat per gli altri. Eppure al sito Retenews24 trova il tempo di rispondere e di spiegare, a proposito del neo governatore, che «mi auguro solo che come governatore della Campania operi meglio rispetto a quando era Sindaco di Salerno, che non lasci opere incompiute come la Cittadella giudiziaria o il Crescent nella mia città. La Salerno di De Luca era un comune in deficit strutturale nonostante fosse uno dei capoluoghi con la tassazione più alta d’Italia, con l’addizionale Irpef allo 0,8% (il massimo consentito dalla legge), la Tasi al 3,3 per mille (massimo consentito dalla legge) e l’Imu sulla seconda casa al 10,6 per mille (massimo consentito dalla legge)».

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