sicurezza

Manutenzione delle strade  La Provincia è senza fondi

Cambiare mentalità, rafforzando una cultura sulla sicurezza stradale laddove la mancanza endemica di fondi non permette di andare avanti. Questi e molti altri ancora sono stati i temi portanti del...

Cambiare mentalità, rafforzando una cultura sulla sicurezza stradale laddove la mancanza endemica di fondi non permette di andare avanti. Questi e molti altri ancora sono stati i temi portanti del convegno tenutosi ieri mattina nel salone Bottiglieri della Provincia. Coordinato dal consigliere politico della Provincia in materia di sicurezza stradale, Maria Rosaria Vitiello, a discuterne al fianco del padrone di casa Giuseppe Canfora, anche Mariarita Giordano, assessore alle Politiche giovanili del Comune, il questore Pasquale Errico, Giancarlo Ionta, presidente Aci Salerno, Gianluca Dell’Acqua, docente del dipartimento d’Ingegneria dell’università Federico II e Renato Pagliara, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale. Cultura, ma anche ricerca delle risorse, argomento sul quale Canfora si sofferma durante il suo intervento: «Questo è il peggior momento storico per le Province italiane - ha esordito il presidente - Possiamo sottoscrivere tutti i protocolli d’intesa che vogliamo, ma se ci vengono negate le risorse, vi sarà un pauroso arretramento culturale. Risorse né più né meno di quelle necessarie alla manutenzione di circa 140mila chilometri di strade provinciali italiane e di circa 5mila istituti scolastici, dove si compie l’opera di formazione ed informazione». I dati li snocciola Domenico Ranesi, dirigente del settore Trasporti della Provincia: «Stiamo cercando di razionalizzare i pochi fondi a disposizione - dichiara - Gli accordi con le comunità montane e con l’Anas hanno reso possibile la manutenzione di strade a rischio dissesto idrogeologico e di altri piccoli lavori come il rifacimento del manto d’asfalto. Ma non basta, se pensiamo che gli agenti di polizia provinciale sono calati a sole 15 unità per ben 2500 chilometri. Gli incidenti stradali sugli assi provinciali sono in calo: dai circa 1200 del 2015 siamo passati ai 500 circa del 2016 fino ai 180 del 2017, ma ciò è spiegabile anche dall’asfissiante lotta contro la falsificazione dei sinistri. L’analisi del territorio è fondamentale - continua Ranesi - Importante è per noi il calcolo degli incidenti per chilometro, che ci permette di attivarci su tratti specifici in maniera dettagliata. Con questi sistemi riusciamo a capire quanto ci costa ogni singolo tratto di strada provinciale». Ai giovani degli istituti scolastici della provincia, dal liceo Tasso all’artistico Sabatini di Salerno, all’Iis Cuomo Milone di Nocera al liceo Pisacane di Padula, si sono indirizzati gli uomini delle istituzioni. «L’azione delle forze dell’ordine è tesa a coinvolgere in maniera pregnante i giovani - ha dichiarato il questore Errico - Perché è i giovani che vogliamo proteggere, vittime, nella maggioranza dei casi, di incidenti mortali».
Emilio D’Arco
©RIPRODUZIONE RISERVATA