la denuncia

Manifesti contro Forza Italia, Roscia scrive alla Procura

Contro i manifesti che hanno tatuato la città di Salerno accusando la Regione e Forza Italia di essere i veri responsabili della chiusura della metropolitana di Salerno; arriva alla Procura l’esposto...

Contro i manifesti che hanno tatuato la città di Salerno accusando la Regione e Forza Italia di essere i veri responsabili della chiusura della metropolitana di Salerno; arriva alla Procura l’esposto del coordinatore cittadino di Forza Italia Antonio Roscia.

Il forzista chiede di accertare eventuali profili di illiceità penale e, nel caso, possibili responsabili. «Lasciando alla Magistratura il suo compito - dichiara Roscia - Forza Italia Salerno non può che evidenziare l’uso politicamente scorretto dei manifesti: chi vuol fare politica lo faccia di tasca sua e sempre nel rispetto dell’avversario». Roscia sottolinea come «Forza italia Salerno non può che evidenziare l’uso politicamente scorretto dei manifesti: chi vuol fare politica lo faccia di tasca sua e sempre nel rispetto dell’avversario. E difatti, al di là dei contenuti dei manifesti che sono inconsistenti e pacchiani, non possiamo non sottolineare con rammarico il crepuscolo del dibattito politico in questa città, dove la regola di confronto è diventata l’insulto e l’arroganza istituzionale la prassi. Una Salerno migliore c’è». Sull’argomento si registra anche una nota dei verdi che bollano l’affissione come «pessimo esempio». Per richiedere ed ottenere la legalità, scrivono «le manifestazioni si fanno nelle sedi opportune».

Intanto non si fa attendere la replica del segretario provinciale del Partito democratico, Nicola Landolfi il quale invita Roscia a scrivere alla Procura per denunciare invece «l’interruzione di servizio pubblico essenziale».

Per Landolfi «“Una Salerno migliore c’è e non è la sua”. Quella che si difende da quattro anni dalla Regione di Caldoro, nemica del nostro capoluogo e dell’intera provincia! La sua è soltanto una Salerno serva di Vetrella e di chi consuma decisioni nell’interesse esclusivo di una “certa” area napoletana». ©RIPRODUZIONE RISERVATA