Maneggio vicino ai Templi Scatta un nuovo sequestro

La struttura, situata a Torre di Mare, già in passato era stata oggetto di inchiesta Gli agenti della polizia municipale hanno accertato ripetute violazioni dei sigilli

CAPACCIO PAESTUM. Strutture abusive realizzate all’interno di un maneggio, a poche centinaia di metri dall’area archeologica, scatta il sequestro. I sigilli sono stati apposti, su disposizione della Procura di Salerno, dal personale della polizia locale, coordinato dal capitano Natale Carotenuto. Nei giorni scorsi, sono stati spostati tutti i cavalli, oltre una ventina, che si trovavano all’interno del maneggio gestito da una associazione sportiva. Ieri mattina i caschi bianchi hanno raggiunto il maneggio, unitamente ai veterinari dell’Asl, per l’eventuale sgombero degli animali che, però, erano già stati presi in consegna dai rispettivi proprietari. I sigilli hanno interessato tutto il complesso sia l’area, che ospitava i cavalli, che i manufatti annessi. La struttura, situata nella contrada marittima di Torre di mare, già qualche mese fa è stata interessata da un provvedimento di sequestro, a seguito degli accertamenti effettuati dai caschi bianchi. I controlli portarono al sequestro di vari manufatti presenti nel maneggio e alla denuncia di O.B. presidente dell’associazione sportiva dilettantistica, che gestisce la struttura. I sigilli sono stati apposti a un manufatto in legno, una serra di 360 metri quadrati con annessi box in legno per il ricovero degli animali, un cancello in ferro a due ante, una recinzione delimitante un’area di circa 3000 metri quadrati. Opere realizzate in assenza del permesso a costruire, senza progetto in un’area sottoposta a vincolo archeologico. I caschi bianchi hanno accertato anche la violazione ripetuta dei sigilli apposti alle opere realizzate abusivamente.

Nel maneggio, all’atto dei controlli, erano presenti 22 cavalli. Gli animali, come accertato dai veterinari e riportato dal verbale «non presentano alcun segno di sofferenza e il loro stato di salute è stato ritenuto ottimale».

Lo sgombero coattivo degli animali era stato disposto dalla Procura salernitana, in quanto gli stessi erano alloggiati in manufatti ritenuti abusivi e realizzati nell’area sottoposta a vincolo archeologico dove vige il divieto di edificabilità. La responsabile della violazione alla normativa urbanistica sarà destinataria anche di un’ordinanza amministrativa, con la quale dovrà provvedere all’abbattimento delle strutture illegali e al ripristino dello stato dei luoghi. L’area è tra quelle dove maggiormente si registra il fenomeno dell’abusivismo edilizio, ormai da decenni. In tutti questi anni nulla è stato fatto se non qualche abbattimento sporadico. E, questo nonostante le migliaia di ordinanze emesse nel corso degli anni e la legge di tutela Zanotti Bianco del 1957, che stabilisce una zona di rispetto inedificabile per un raggio di un chilometro intorno alle mura della città antica di Poseidonia.

Angela Sabetta

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