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Mancusi: fondo a Foce utile ma lasceremo

SARNO. Sul fondo di Foce il sindaco replica. L’area di 3500 mq a ridosso del lungofiume giace abbandonata, seppur nella disponibilità del Comune che paga 530 euro mensili per una locazione che dura...

SARNO. Sul fondo di Foce il sindaco replica. L’area di 3500 mq a ridosso del lungofiume giace abbandonata, seppur nella disponibilità del Comune che paga 530 euro mensili per una locazione che dura da anni.

Il comitato di quartiere La Cavea ne ha richiesto la disponibilità almeno per provvedere alla manutenzione e ripulirlo per questi ultimi mesi, visto che il centro della frazione ne necessita. Infatti, l’ente ha avviato la procedura per liberarsi dal contratto, prossimo alla scadenza. Mancusi replica: «Innanzitutto, bisogna precisare che l’amministrazione non si è mai disinteressata rispetto al problema del fondo in questione, sito in Foce. Dopo una valutazione completa, è emerso che, in relazione ai benefici, la spesa è risultata sostenibile e non alta: si parla di circa 500 euro mensili. Poiché, però, il contratto scadrà il prossimo giugno, abbiamo già dato indicazione al dirigente competente di effettuare la disdetta nei termini di legge».

Continua: «Evidenziamo che il fondo è servito alla comunità locale e alla associazione che opera su questa parte di territorio per una serie di importanti attività note ai cittadini tutti. Citiamo, ad esempio, tra le attività ludico-culturali: la rappresentazione scenica della battaglia sul Sarno, i raduni promossi dalla Cavea, iniziative della Confagricoltura. L’elenco è lungo ed eterogeneo. La Cavea ha chiesto di poter svolgere ulteriori attività, che consentano anche di mantenere il fondo dignitosamente, fino alla naturale scadenza del contratto».

Non viene cancellata la polemica sul titolo di utilizzo perché, in molti, sostengono che con le somme pagate a titolo di locazione, il comune avrebbe potuto curare l’esproprio e metterlo al servizio della comunità.

Gaetano Ferrentino

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