Mancano pure strisce pedonali e aree verdi Carione pensa alla sede della Protezione civile

«Il diniego al vigile di quartiere? Passi, perché c’è un’oggettiva limitazione, ma le motivazioni alla base del no all’ufficio comunale distaccato non posso accettarle». Parla così Alessio Cairone...

«Il diniego al vigile di quartiere? Passi, perché c’è un’oggettiva limitazione, ma le motivazioni alla base del no all’ufficio comunale distaccato non posso accettarle». Parla così Alessio Cairone dopo aver letto le note di Iuliano e di Salerno. «Non si può pensare che il progetto Benessere Giovani, che deve coinvolgere tantissimi giovani, lo si possa fare in un piccolo immobile come quello della cooperativa Esperia». E rilancia: «Ne ho già parlato ufficiosamente con il vicesindaco Stefano Romano, ed ora formalizzerò la richiesta affinché a Belvedere arrivi una sede distaccata del Nucleo comunale di Protezione civile». Nel rione Belvedere, il disagio è evidente. I cittadini hanno messo nero su bianco decine di criticità: nel documento consegnato a Palazzo di Città, i battipagliesi del quartiere periferico lamentano, tra le altre cose, l’assenza di attraversamenti pedonali, soprattutto davanti alla scuola e alla chiesa, la mancanza di sicurezza, la penuria di aree verdi, e l’eterna incompiuta, che è l’ulteriore collegamento stradale tra Belvedere e Bellizzi. Alcuni disservizi sono comuni ad altri rioni, ma in un’area tanto popolosa, urbanisticamente distaccata dal centro, si avvertono di più. (c. l.)