Mancano pure guide e segnaletica

Lo scalo al porto non è accogliente per chi arriva a Salerno per una visita

In realtà i servizi che mancano nell’area dello scalo sono molti. Al Manfredi, ad esempio, non ci sono servizi igienici per i turisti. Sembrerà strano ma ci sono passeggeri che appena scesi dalla nave cercano informazioni su dove è possibile trovare un bagno e i dipendenti del porto sono costretti a informarli che non esiste (c’è un piccolo bar un po’ più lontano dalla zona prossima allo scalo, verso l’uscita, che ne è dotato ma essenzialmente e a disposizione dei clienti del bar).

Non esiste alcuna segnaletica per indirizzare i crocieristi che sbarcano – è chiaro che il porto non è immenso ma si tratta quantomeno di una questione di buona accoglienza – e su cosa visitare. Dunque non percepiscono nell’immediatezza i siti storici che offre la città. Non c’è nessuna guida multilingue e nessuna navetta che potrebbe accompagnare i turisti a visitare il Castello di Arechi o i Giardini della Minerva, osserva qualche dipendente che lavora al porto riflettendo sulla scarsa iniziativa in questa direzione degli Enti che dovrebbero promuovere il turismo: Ept, Comune o Provincia. Inoltre è un luogo comune pensare che a Salerno sbarchino solo europei, gli stranieri che arrivano in città sono anche americani, canadesi, sudamericani (moltissimi brasiliani e argentini), russi, danesi, turchi, austriaci, tanti anche i giapponesi e a dirlo sono i commercianti del centro storico. E non sempre i turisti, almeno quelli che arrivano via mare, vanno via alle 13 ma anche alle 18, alle 19, alcune navi addirittura salpano alle 23.59 e quindi si trattengono anche per un tempo sufficiente per visitare la città. C’è pure un turismo che non è mordi e fuggi. Antonio Ventre, presidente dell’associazione “I mercanti del centro storico”, afferma che nel suo negozio ha venduto biancheria a turisti libanesi, che per due giorni consecutivi hanno fatto acquisti. «Di fatto sono turisti stanziali, molto meglio per noi rispetto ai visitatori che scendono dalle navi – dichiara - Il turismo, a mio avviso, sta crescendo». Qualche altro commerciante meno entusiasta afferma, invece, che i turisti che sbarcano in città e hanno più soldi versano la quota per le escursioni e per recarsi a visitare Paestum e Pompei. «Un bus li prende appena scesi dalla nave e li riaccompagna prima che riparta e Salerno non la vedono proprio. In città passeggia chi non ha soldi, il più delle volte non comprano quasi nulla». (m.c.)

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