Mancano i medicinali Impossibile curare gli animali al canile

Sono state bloccate le sterilizzazioni e l’Asl non provvede Intanto si rallenta la lotta al fenomeno del randagismo

Bloccati gli interventi chirurgici per gli animali: ai veterinari dell’Asl mancano medicinali e strumentazioni. Il rischio è il proliferare di un problema che da anni si cerca di contenere, quello cioè del randagismo in città. La segnalazione parte non solo dai veterinari del territorio ma anche dagli operatori e volontari che gestiscono il canile municipale in via Alfonso D’Amico; la questione però attualmente interessa tutto il territorio provinciale.

«In primis abbiamo dovuto fermare le sterilizzazioni per via di questi medicinali che mancano – spiega Rita Apicella, da sempre impegnata nella cura degli animali, in particolare dei randagi, e collaboratrice attiva del canile locale –. Parliamo soprattutto di anestetizzanti, ma anche di fili di sutura, insomma siamo in difficoltà perché l’ambulatorio che è annesso al canile tra l’altro serve anche un’utenza extracittadina, vengono fin da Angri a far sterilizzare cani e gatti vista anche la possibilità di degenza post-operatoria. Purtroppo è la macchina burocratica che rallenta la mano dell’uomo». Sarebbero infatti in arrivo dei fondi destinati a questo tipo di materiali, per la cui gara ed espletamento però bisogna attendere ancora qualche mese. A far luce sulla questione è Giuseppe Apostolico, veterinario e responsabile dell’unità operativa randagismo, il cui ambulatorio centrale è a Cava, ma che opera in più strutture annesse ai vari canili del territorio, tra Nocera e Pagani, che rientrano nell’Ambito Nord dell’Asl. «Siamo in grosse difficoltà sotto questo aspetto – spiega Apostolico – ci arrivano richieste quotidiane dai cittadini, dalle associazioni e dai canili, però non possiamo soddisfarle perché non abbiamo più i farmaci necessari per poter fare gli interventi. È in corso una gara e non sappiamo i tempi che ci vorranno, passeranno sicuramente mesi e nelle more non sappiamo come fare. Lo stesso problema – continua –, riguarda i canili che rientrano nell’Ambito Salerno Città e fino ad Eboli e anche nel Vallo di Diano. Insomma un problema univoco per tutta l’Asl che a Cava è maggiormente sentito vista la maggior presenza di associazioni animaliste che fanno da cassa di risonanza. L’Asl al momento non ha fondi diretti, non possiamo ricorrere a quelli economati e quindi dobbiamo aspettare necessariamente l’espletamento e la gara. Nel frattempo, invece di ridurre il discorso del randagismo, ci troveremo con un peggioramento della situazione».

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