Mancano i medici al reparto Cardiologia Utic a rischio chiusura

Roccadaspide, sospese le visite ambulatoriali e day hospital In servizio ci sono soltanto il primario e altri due dottori

ROCCADASPIDE. Utic a rischio chiusura per carenza di personale medico. Attualmente presso l’unità operativa del presidio ospedaliero di Roccadaspide sono in servizio due cardiologi e il direttore del reparto. La carenza è avvertita già da qualche tempo. Circa un anno fa è stato trasferito uno dei cardiologi che operava all’interno del reparto di Cardiologia Utic dell’ospedale di Roccadaspide, su disposizione dell’Asl Salerno, in un’altra struttura. E dopo sei mesi, un altro cardiologo per problemi di salute è stato trasferito presso il distretto sanitario di Salerno.

Questa situazione ha portato alla chiusura, avvenuta qualche mese fa, di tutte le attività ambulatoriali e dei Day hospital cardiologici. Al momento un terzo cardiologo si trova in malattia da circa due settimane. Allo stato, quindi, a garantire la funzionalità del reparto ci sono solo due cardiologi, il primario ed alcuni consulenti esterni.

All’inizio dell’attività nel reparto erano ben sette i cardiologi più il direttore dell’unità operativa, Raffaele Rotunno. Considerato che nel rispetto delle normative vigenti ogni dipendente non può superare le 48 ore settimanali, il rischio è che non si riesca a garantire l’urgenza cardiologica, che si potrà verificare con la conseguenziale chiusura dell’unità di terapia intensiva cardiologica e il trasferimento dei pazienti in altri ospedali.

Un disservizio che si crea all’interno di uno dei fiori all’occhiello di questa struttura, quale appunto il reparto di Cardiologia – Utic riconosciuta a livello nazionale quale promotrice del progetto Cardiopain adottato anche da altre Regioni come la Lombardia.

Il progetto Cardiopain prevede l'inserimento nella lettera di dimissione ospedaliera di un esplicito ammonimento dei farmaci antinfiammatori non steroidei e di inibitori selettivi della Cox-2 in pazienti cardiopatici. Il progetto ha dunque lo scopo di ottenere una riduzione di prescrizioni improprie di farmaci antinfiammatori del tipo Fans e Coxib nei pazienti cardiopatici con dolore, che risultano pericolosi per la maggior parte dei pazienti per la presenza di effetti collaterali a livello cardiovascolare, epatico, renale e gastrointestinale che un utilizzo cronico può comportare.

Inevitabili i disagi per gli utenti del comprensorio già penalizzati da un territorio con una viabilità tortuosa e lontani dagli altri presidi ospedalieri.

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