«Mancano i magistrati e i processi sono a rischio»

La denuncia dei vertici del tribunale di Nocera dopo l’accorpamento di Cava Marano: «Inviato solo un giudice in più». Izzo: «Difficile gestire pure l’ordinario»

«Abbiamo serie difficoltà nella gestione anche del solo lavoro ordinario». È quanto ha denunciato, lanciando un grido d’allarme, il presidente del Tribunale di Nocera Inferiore, Catello Marano, nel corso della sesta edizione del Premio legalità e sicurezza, promosso dal presidente onorario e dal presidente dell’Associazione avvocati cavesi, Artemio Baldi e Antonio Russo. Un riconoscimento del quale sono stati insigniti i giudici dell’Ufficio del Giudice di pace di Cava de’ Tirreni, peraltro appena “salvato” dal provvedimento del ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Prima di soffermarsi sul concetto di legalità, il presidente e il procuratore capo del Palazzo di giustizia di Nocera Inferiore, Marano e Izzo, hanno infatti affrontato il problema degli accorpamenti delle sezioni distaccate di Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino al tribunale dell’Agro. Una situazione che ha provocato un inevitabile aggravio di lavoro.

«L’accorpamento a Nocera delle due sezioni distaccate porterà farà aumentare vistosamente il numero dei procedimenti civili – ha sottolineato Marano – Il tribunale di Nocera si troverà ad affrontare delle vere e proprie emergenze. Ed è una scelta incomprensibile, quella del ministero della Giustizia, che in tutto questo ci ha assegnato un solo giudice in più».

«In tutto siamo 28 unità – ha poi aggiunto il procuratore Gianfranco Izzo – e siamo in grosse difficoltà anche a gestire soltanto gli affari ordinari. Siamo oberati di lavoro, in seguito all’ampliamento, in base al quale non si è ritenuto di potenziare anche la pianta organica».

L’allarme lanciato dai vertici del Tribunale di Nocera Inferiore, rispetto all’aggravio di competenze conseguente all’accorpamento delle due sedi distaccate, fa seguito a quelli già lanciati nei mesi scorsi. In particolare, prima che il 13 settembre scorso venisse soppressa definitivamente la sede cavese, a paventare il rischio di una “paralisi” dell’attività giudiziaria erano stati proprio i presidenti della locale Associazione avvocati, Artemio Baldi e Antonio Russo. Non a caso si erano fatti promotori di numerose iniziative tese a scongiurare la chiusura del tribunale, dove attualmente funziona solo l’Ufficio del Giudice di pace, risultati poi vincitori del Premio legalità e sicurezza 2014. Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte, tra gli altri, il vice questore aggiunto della polizia di Stato Marzia Morricone, il tenente dei carabinieri Vincenzo Tatarella, il vicecomandante della polizia municipale Giuseppe Ferrara, l’assessore alla polizia locale Enzo Passa, don Beniamino D’Arco e i rappresentanti delle associazioni di pubblica utilità.

Annalaura Ferrara

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