il caso

Mancano i cancellieri, processi bloccati a Nocera Inferiore

Ieri al tribunale assemblea del personale contro il ministro Alfano. In un’udienza si trattano fino a sessanta procedimenti

NOCERA INFERIORE. Concorsi e carriere bloccate, scavalcati dal personale della Croce rossa in esubero e inviati dal ministero della Giustizia nelle sedi giudiziarie: la protesta dei dipendenti della giustizia che in questi giorni si sta espandendo lungo lo stivale è arrivata anche al Tribunale di Nocera I. Ieri mattina, assemblea del personale dalle 9 alle 12 con blocco delle udienze e delle cancellerie.

Una protesta che aleggia da giorni e che a Nocera è ancora più sentita vista la mancanza cronica di personale e le condizioni di lavoro nelle quali i dipendenti di tutti i settori sono costretti ad operare. «Questa è un’assemblea spontanea richiesta dal personale – dicono i dipendenti nocerini – se la situazione è arrivata a questo punto è anche colpa dei sindacati acquiescenti al volere del ministero».

A far traboccare un vaso ormai colmo la decisione del ministero di supplire ai buchi dell’organico giudiziario con l’invio di personale in esubero e proveniente da altri ministeri o dalla Croce Rossa. «Negli anni senza riconoscimento di carriera e di scatti economici – dicono i dipendenti – oggi ci troviamo a vederci scavalcati da nuovi dipendenti che con un mese di corso vengono formati e remunerati. Noi invece dobbiamo fare un concorso».

E quindi può capitare che le new entry con un titolo di studio di terza media che di processi e udienze non capiscono nulla, perché non hanno mai svolto queste mansioni, vengano inseriti nelle cancellerie e nelle udienze a sistemar fascicoli e a predisporre notifiche. Contro le progressioni veloci e senza titolo di studio si stanno battendo i dipendenti della giustizia in tutta Italia che protestano contro la mancata trasparenza delle decisioni assunte dal ministero e contro il trattamento riservato al personale già in servizio e formatosi con corsi di formazione sia dal punto di vista tecnico che giuridico.

Le decisioni assunte nell’assemblea di ieri verranno portate all’attenzione del Comitato nazionale che si è costituito e trasmesse al ministro. La situazione del Tribunale nocerino è, invece, al collasso. «Dieci anni fa – dice un dipendente del settore penale – eravamo in 11 e avevamo meno magistrati e un minor carico di lavoro. Oggi siamo cinque cancellieri e dobbiamo districarci tra nuovi sistemi informatici, il lavoro ordinario e le udienze. E, nonostante il protocollo preveda che il numero dei fascicoli in udienza non debba superare i 30, ci sono udienze nelle quali trattiamo fino a 60 processi».