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Mancano gli infissi: “salta” la consegna dei 68 alloggi

Mancano gli infissi, bloccata la consegna dei nuovi alloggi. Toccherà ancora attendere alle 68 famiglie che avrebbero dovuto trascorrere le prime festività natalizie nei nuovi alloggi di Santa Lucia....

Mancano gli infissi, bloccata la consegna dei nuovi alloggi. Toccherà ancora attendere alle 68 famiglie che avrebbero dovuto trascorrere le prime festività natalizie nei nuovi alloggi di Santa Lucia. Il problema che impedirebbe la consegna delle case sarebbe dovuto al mancato arrivo degli infissi che sembra debbano giungere dalla Germania. A confermare l’intoppo anche il sindaco Marco Galdi, il quale ha spiegato che, affinchè si sbloccasse la situazione, era disposto anche a corrispondere alla ditta i 165mila euro per gli infissi ma, fin quando i serramenti non arriveranno materialmente al cantiere di Santa Lucia, i fondie non saranno trasferite. E pensare che la consegna delle case, di fatto ultimate, era inizialmente prevista per fine novembre. Poi la data era stata positicipata alla prima decade di dicembre. Ma pure quest’ultima è svanita e ora, se tutto andrà per verso giusto, le chiavi agli assegnatari – in attesa di un vero alloggio dal dopo-sisma del 1980 – saranno consegnate alla vigilia di Capodanno.

Diversa, invece, la situazione per le nuove abitazioni di Pregiato, rispetto alle quali il sindaco, circa venti giorni fa, aveva chiesto alla ditta di apportare dei correttivi, in quanto alcuni lavori non sarebbero stati eseguiti “a regola d’arte”. I 24 alloggi di via Luigi Ferrara, dovrebbero essere consegnati per metà gennaio. Intanto, a Pregiato, continuano i lavori di chiusura dei locali fronte strada, dove si registrano infiltrazioni di acqua nelle abitazioni.

In totale, tra le frazioni di Santa Lucia e Pregistao, si tratta di 92 appartamenti, la cui consegna è determinante per procedere poi alla bonifica dei prefabbricati. «Prossimamente – ha spiegato il sindaco – faremo un sopralluogo, insieme ai tecnici dell’Arpac, in tutti i campi containers per avviarne la demolizione. Ci sono circa due milioni e mezzo di euro per la bonifica dell’amianto». Il prossimo trasferimento dei 92 terremotati nei nuovi alloggi, libererà in parte i siti dei prefabbricati, nei quali, comunque, rimarranno ancora circa settanta famiglie, per le quali le nuove abitazioni sono ancora un’utopia. (a. f.)