sarno

Manca la benzina, attacchini a piedi

SARNO. Secchio in mano, pennello in spalla e tanta forza di volontà. Questo quello che sta accadendo agli attacchini comunali che, non avendo a disposizione le automobili di servizio per svolgere il...

SARNO. Secchio in mano, pennello in spalla e tanta forza di volontà. Questo quello che sta accadendo agli attacchini comunali che, non avendo a disposizione le automobili di servizio per svolgere il proprio lavoro, sono costretti ad andare in giro a piedi ad affiggere i manifesti.

Una situazione davvero anomala che sta mettendo in difficoltà gli operai, vittime di un disagio non causato da loro. In questo periodo molte automobili del comune sono ferme ed inutilizzate.

Né gli attacchini, né qualche altro operaio ne può beneficiare a causa della mancanza di benzina nei mezzi.

Quale sia la causa di questa “penuria” non è chiara, fatto sta che i fornitori non erogano più carburante e gli operai, tra l’altro sprovvisti anche delle tessere che gli permettono di fare rifornimento, sono costretti a girare secchio in spalla, tutta la città.

Straniti da quanto sta accadendo gli attacchini non sanno cosa pensare e si chiedono: «Se stanno così le cose, come si farà in futuro? È una cosa momentanea o il comune non ha soldi per il carburante per i prossimi mesi? Non sappiamo quale sia la verità, sappiamo solo che siamo costretti a girare a piedi, sotto il sole».

Non si conosce la motivazione di quanto sta accadendo e la vicenda risulta, per certi versi, poco chiara.

Sicuramente, questa, non è la condizione ideale per lavorare e con il sopraggiungere dell’autunno tutto diventa più difficoltoso.

Gli attacchini non sanno a chi rivolgersi essendo quasi tutti i responsabili in ferie e sperano di avere una risposta dopo aver esposto pubblicamente la loro condizione.

Molti uffici, infatti, sono vuoti e in questo periodo i cittadini hanno molta difficoltà a comunicare con l’ente. Bisognerà aspettare il rientro dalle ferie dei responsabili per capirci di più, ma allo stato attuale una cosa è certa.

Lle auto sono ferme e gli operai hanno enormi difficoltà nello svolgere le loro mansioni ordinarie.

Una situazione difficile dalla quale bisognerà uscire in tempi brevi.

Maria Manzo

©RIPRODUZIONE RISERVATA