Manca il toner e l’Asl non invia la posta

Fornitore non pagato, ferme le macchine affrancatrici. A rischio le campagne di prevenzione

All’Asl è finito l’inchiostro per timbrare le lettere e la corrispondenza è ferma dal mese scorso. Le lettere giacciono ammucchiate una sull’altra negli uffici di via Nizza, nel centro di Salerno, e in quelli di provincia, da Giffoni fino a Vallo. «Se provate ad andare nella sede dell’Asl di via Nizza troverete pile di lettere che non vengono spedite – spiega il segretario provinciale Confial Sanità (Confederazione italiana autonoma lavoratori), Rosario Carpinelli – questo è accaduto perché l’Asl invece di utilizzare i francobolli usa un timbro sul quale viene specificato il costo della missiva, che varia in genere dai 50 ai 70 centesimi di euro, principalmente in base al peso o altri fattori. Poi spetta agli uffici postali calcolare l’importo complessivo che in seguito l’Asl dovrà versare alle Poste. Fatto il conteggio, poi le lettere sono pronte per la spedizione».

Il problema è nato quando l’Asl è rimasta sprovvista d’inchiostro e la fornitura non è più arrivata. «L’inchiostro manca semplicemente perché l’Asl non ha pagato le precedenti forniture e quindi ora la ditta non intende consegnare le nuove ricariche – chiarisce Carpinelli – di conseguenza negli uffici non è possibile apporre alcun timbro e il mucchio di lettere aumenta di giorno in giorno». Tra le lettere c’è corrispondenza importante da recapitare, come l’avviso su alcune campagne di prevenzione. «Ad esempio c’è quella dedicata alle donne per invitarle a eseguire lo screening per il tumore del seno presso l’ambulatorio di riferimento. Anche queste lettere continuano ad accumularsi in un angolo degli uffici dell’Asl», continua Carpinelli.

Il problema è diffuso, tranne qualche eccezione. «L’Asl non sta spedendo la posta sull’intero territorio provinciale – puntualizza il segretario Confial – si distinguono pochi distretti, come quello di Sapri, diretto da Adamo Maiese, il quale quando si è reso conto che mancavano le cartucce per le macchine affrancatrici ha pensato bene di acquistarle tramite l’ufficio dell’Economato, risolvendo il problema».

Di qui Carpinelli attacca quelli che, a suo avviso, sono i responsabili. «Questo è il cambiamento di cui parla il governatore De Luca - conclude - Dichiara che si sta impegnando e intanto nomina commissari e affida incarichi per risolvere i problemi. Sembra che tutto dipenda solo dai posti da ricoprire, intanto questi sono i risultati sotto gli occhi di tutti. Basta andare all’Asl a verificare di persona».

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