Maltrattamenti alla scuola elementare Dirigente denunciata

Una coppia ritiene che il figlio sia stato di fatto “isolato” Le relazioni delle insegnanti e le riunioni con i medici

Un’inchiesta contro il dirigente di un istituto scolastico, partita da una denuncia dei genitori, è stata aperta per fare luce sui problemi manifestati da un bambino di nove anni, qui indicato col nome di fantasia di Francesco, iscritto alla seconda elementare. La diagnosi effettuata da una psicoterapeuta, allegata all’esposto, confermata dall’unità di neuropsichiatria infantile dell’Asl locale, parla di «disturbo oppressivo provocatorio».

I genitori raccontano di trattamenti “incomprensibili” subiti a scuola, con maltrattamenti di natura psicologica, non ultime le convocazioni di consigli di classe dedicati alla situazione dove erano indicate le iniziali del bambino. In particolare, i genitori richiamano relazioni dell’insegnante dove Francesco è trattato come un soggetto pericoloso, «alla stregua di un animale da cui proteggersi a tutti i costi». La conseguenza, riferiscono i genitori, è stata l’acuirsi dell’insofferenza del bambino verso le istituzioni scolastiche, con disaffezione e annullamento di lunghi periodi di terapia, con uno stato dei fatti perdurante dall’ottobre 2012. Il muro è quello degli educatori, rei secondo la denuncia di aver trasformato il bambino in un bersaglio. Gli altri bambini, come accaduto all’uscita da scuola offendono e scherniscono Francesco pesantemente, senza nessuno a difenderlo, con le punizioni nei suoi confronti che peggiorano la situazione senza un adeguato trattamento. Alle mortificazioni e discriminazioni ha fatto seguito una iniziale richiesta di trasferimento in un’altra scuola di Nocera Inferiore, con successivo incontro convocato dall’Asl sulla vicenda di Francesco, con rappresentanti di scuola, servizi sociali e specialisti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la notizia di una denuncia presumibilmente fatta dalla scuola contro la mamma di Francesco: da lì i genitori hanno deciso, a loro volta, di sporgere querela contro il dirigente scolastico. La delicata vicenda seguita dalla procura di Nocera Inferiore, è portata avanti con grande cautela, dove resta acclarato il muro contro muro che, di certo, non giova allo sviluppo e alla socialità del piccolo. Secondo quanto riportano le relazioni, in particolare quella della dottoressa che ha in cura il bambino, la patologia richiede un trattamento psicoterapeutico con tecniche didattiche specifiche per migliorare le performance scolastiche. La procura ha chiesto l’archiviazione ma il legale della famiglia si è opposto.

Alfonso T. Guerritore

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