Maltempo nell’Irno A S. Severino danni per trentamila euro

Le situazioni più critiche nelle zone confinanti con Fisciano I collettori a monte non reggono più le acque piovane

MERCATO SAN SEVERINO. Ammontano a circa 30mila euro i danni provocati dall’intensa pioggia caduta sulla città tra sabato e domenica scorsi, relativi sia al patrimonio pubblico che ai beni privati.

La stima è stata fatta da Giovanni Molinaro, coordinatore dei volontari della protezione civile “Epi”, Emergenza pubblica Irno, il braccio operativo del Comune durante le emergenze che si registrano in città.

I beni pubblici, in questo caso, sono rappresentati dalle seguenti strade: via Faraldo, in prossimità del sottopasso ferroviario, al confine con il Comune di Fisciano; la strada provinciale numero 309, ovvero via Eliseo che bypassa il centro delle frazioni Curteri, Sant’Angelo, Ospizio e Piazza Del Galdo, e l’altra strada provinciale che si snoda lungo il centro abitato di Ospizio e Piazza Del Galdo, in particolare vicino alla scuola media inferiore “Donato Somma”.

In via Faraldo e sulle due provinciali, la forza dell’acqua piovana ha sollevato diversi metri di asfalto, lasciando buche e avvallamenti sulla carreggiata.

«Ora - dice Molinaro - bisognerà ripristinare il tappetino stradale. La situazione è particolarmente critica sulla strada provinciale numero 309, la cui carreggiata presenta molte buche e toppe di asfalto. Al momento, non ci risulta che cittadini stiano preparando le richieste per i risarcimenti dei danni subiti dai beni privati in loro possesso».

Via Eliseo è un’arteria importante, che collega Mercato San Severino e la Valle dell’Irno con Roccapiemonte e l’Agro-Nocerino e viceversa, ed è percorsa da decine di auto ogni giorno. Per quanto riguarda i danni ai privati, questi sono rappresentati dai garage, cantine e immobili situati ai pianterreni o nei livelli inferiori.

«Al di là dei danni subiti dagli oggetti conservati in questi ambienti - spiega l’ingegnere Eduardo Caliano, presidente della commissione comunale urbanistica - il problema può essere costituito dall’acqua che ha bagnato le mura degli stabili. Dopo l’asciugatura del liquido, segue di solito lo sgretolamento degli intonaci. In media, ciò può comportare un costo di 2mila euro circa per rimediare al problemaZ».

La pioggia ha allagato anche la zona industriale e perfino i garage di servizio della compagnia dei carabinieri.

Smottamenti di terreni si sono registrati nelle frazioni Pandola e Acquarola. Per fortuna, hanno retto bene le vasche di laminazione della frazione Acigliano.

La causa del problema è costituita dai collettori posti a monte che non reggono più l’acqua piovana proveniente dal territorio.

Antonio De Pascale

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